Politica 13:28 | 27/09/2025 - Romagna

Petitti (Pd): Giovani, mobilità e demografia: il futuro dell’Emilia-Romagna e Rimini tra attrazione e dispersione

Negli ultimi dieci anni, il numero di giovani tra i 18 e i 34 anni che lasciano la provincia di Rimini per trasferirsi all’estero è quadruplicato: da 2 a 8 ogni mille residenti. Il 49% di chi parte è laureato. A livello regionale, il dato è simile: 7,8 ogni mille abitanti, ma  con punte che superano il 60% di laureati in alcune province. Rimini regge meglio rispetto ad altri territori, ma il trend è comune: l’Emilia-Romagna forma capitale umano, ma non sempre riesce a trattenerlo.

La regione continua ad attrarre — famiglie, studenti, lavoratori stagionali — e resta un polo formativo e produttivo d’avanguardia. Ma chi ha più competenze, spesso se ne va. Il costo della casa, soprattutto in città turistiche come Bologna e Rimini, insieme a salari più bassi e a un costo della vita elevato, incide sulle scelte di chi vorrebbe restare, ma decide di partire. Uno squilibrio demografico che è anche un problema di competitività per l’Italia, ma che il Governo sembra ignorare.

 Un patto generazionale per il futuro dell’Emilia-Romagna

L’indice di vecchiaia ha raggiunto quota 188,3 e l’età media è salita a 47,1 anni. Nel 2015, era 44,6: in dieci anni è cresciuta di oltre 2,5 anni, confermando una tendenza costante all’invecchiamento. A Rimini, come in molte province della regione, per ogni ragazzo sotto i 14 anni ci sono due over 65. Questo squilibrio demografico non è solo un dato statistico: è una sfida strutturale che incide sulle politiche sociali, economiche e territoriali. 

Senza un riequilibrio generazionale, il sistema rischia di rallentare: meno innovazione, più rendita.  

Per questo, Rimini e l’Emilia-Romagna devono ripartire da un “patto generazionale”: un progetto condiviso che metta al centro i giovani, valorizzi le competenze, e trasformi il capitale umano in motore di sviluppo, investendo per una società più equa, dinamica e pronta a crescere insieme.

 Il PD regionale in viaggio tra imprese e territori

Da qui la proposta di Emma Petitti, vice segretaria del PD Emilia-Romagna con delega allo sviluppo economico e consigliera regionale:  

“un tour regionale  nelle imprese, università, centri di formazione e territori, ispirato al modello nazionale di Andrea Orlando, per costruire politiche generazionali più aderenti alla realtà. L’obiettivo: creare le condizioni per cui i giovani scelgano di restare, crescere e investire qui. Casa, lavoro, formazione, rientro: il capitale umano come leva di sviluppo, a partire dall’esperienza di chi lo produce ogni giorno”.