Politica 11:57 | 29/10/2025 - Rimini

Quale modello territoriale sostenibile senza un convinto sostegno a Uni.Rimini?

Quale modello territoriale sostenibile senza un convinto sostegno a Uni.Rimini?

CGIL e FLC CGIL Rimini accolgono l’appello dell’Amministrazione comunale di Rimini a sostegno di Uni.Rimini

Nel contesto economico sociale riminese, rispetto anche al panorama nazionale e internazionale, vanno assolutamente sostenute le sollecitazioni a difesa e rilancio del polo universitario riminese in una prospettiva di investimenti in cultura, formazione, impresa e sviluppo: un’occasione da non perdere! 

Imprese e innovazione: bisogna fare politiche industriali per uscire dalla crisi

I numeri drammatici della crisi occupazionale che sta vivendo il territorio riminese sono noti: secondo il rendiconto sociale regionale INPS del 2024 cresce l’accesso agli ammortizzatori sociali, incluso quelli per cessazione rapporto di lavoro come la Naspi. Più che campanelli di allarme si tratta di sirene e tra le azioni da mettere in campo c’è l’investimento negli ambiti disciplinari del Campus di Rimini, che rappresentano un patrimonio prezioso che intreccia le sfide del lavoro, dell’innovazione e della transizione ecologica. C’è un interesse politico strategico da cogliere per tutti i Comuni della provincia, ma il mondo delle imprese, in particolar modo dell’industria, non può relegare il sostegno a Uni.Rimini a partecipazioni simboliche: servono investimenti costanti e importanti nell’interesse in primo luogo della salvaguardia del tessuto produttivo locale e delle imprese stesse. Investire nel capitale umano e nella ricerca scientifica come leve di sviluppo sostenibile per l’intero territorio provinciale, è la sfida a cui è chiamata la comunità intera, non solo dunque il settore pubblico.

In provincia d Rimini sono ormai residenti due persone anziane per ogni giovane; questo quadro demografico, oltre a richiamare l’esigenza di porre massima attenzione alle politiche sociali, delinea un rischio di desertificazione giovanile che mette in crisi il ricambio generazionale e la sostenibilità del welfare stesso. In questo contesto un polo universitario solido e nel quale l’intero sistema creda contribuirebbe a trattenere i giovani residenti evitando la fuga verso altri centri accademici e a continuare ad attrarre studenti da altre province e dall’estero. Si tratta di una strada per bilanciare nel lungo periodo la dinamica demografica, rinnovando il capitale umano locale e generando un effetto “città universitaria” che sicuramente stimola cultura, servizi, innovazione, creando un indotto con ricadute positive per l’intero sistema economico.

Una struttura economica fragile da rafforzare con l’Università

Non va mai dimenticato che l’economia riminese, pur avendo un certo dinamismo stagionale, è fortemente dipendente dal turismoe da settori a bassa produttività. Un sistema economico basato su stagionalità e su servizi a basso valore aggiunto ha reso la provincia maggiormente vulnerabile a shock esterni (pandemie, crisi internazionali, dazi). Al contrario l’investimento nel polo universitario può contribuire a diversificare la base economica, sviluppando filiere innovative legate al digitale, alla sostenibilità e all’economia del mare, diventando motore di ricerca applicata e trasferimento tecnologico per le imprese del territorio, anche quelle turistiche. L’investimento nell’università sostiene quell’ecosistema dell’innovazione in grado di attrarre investimenti e competenze; bilanciando efficacemente le esternalità negative – e va pur detto che vi sono – di un sistema economico troppo schiacciato sul turismo stagionale. Inutile infine ricordare come un territorio che vive crescenti diseguaglianze, con bassi redditi e diffusi fenomeni di illegalità nel mondo del lavoro, non potrebbe che trarre giovamento dall’essere “città della conoscenza e della rigenerazione urbana” attivata da nuovi investimenti legati all’università.

Per tutte queste ragioni CGIL Rimini e FLC CGIL Rimini esprimono pieno sostegno alle rivendicazioni dell’Amministrazione comunale di Rimini in difesa della società consortile Uni.Rimini S.p.A., riconoscendo in essa un pilastro strategico per lo sviluppo culturale, economico e sociale dell’intera provincia.

L’impegno del sindacato

CGIL e FLC CGIL Rimini si impegnano a collaborare con il Comune, l’Università e le parti sociali per promuovere un tavolo permanente di confronto sul futuro di Uni.Rimini e del Campus universitario, con l’obiettivo di rafforzare i legami tra formazione, ricerca e occupazione, promuovendo una rete di innovazione sociale e industriale e consolidando il territorio riminese come laboratorio nazionale di sviluppo sostenibile.

Francesca Lilla Parco                                            Simonetta Ascarelli

Segretaria generale CGIL Rimini                Segretaria generale Flc Cgil Rimini

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