Fare il punto sul Piano di contrasto alle diseguaglianze del Distretto di Rimini, sui progressi compiuti nell'implementazione delle Microzone e sul Progetto Nodi Territoriali per la Salute.
E’ l’occasione che fornisce il workshop internazionale “I Nodi Territoriali di Salute: ingaggio e partecipazione comunitaria per la promozione dell’equità in salute”, in programma giovedì 2 ottobre a Rimini, alla Sala Energia del Centro Congressi SGR (via Chiabrera 34 D), organizzato da Comune di Rimini, in stretta sinergia con i comuni del Distretto, AUSL Romagna e Università di Bologna.
L’iniziativa rappresenta un momento di confronto internazionale e approfondimento tra istituzioni, professionisti, cittadini e realtà del territorio, rispetto a un tema cruciale: la promozione dell’equità in salute attraverso l’ingaggio comunitario.
Sarà inoltre occasione per un aggiornamento sullo stato di avanzamento del Piano di Contrasto alle Disuguaglianze, con particolare attenzione all’implementazione del progetto Nodi Territoriali per la Salute, condividendo le migliori pratiche emerse nel corso dell’ultimo anno nel Distretto di Rimini, che ha visto l’apertura operativa delle prima 4 sedi dei Nodi territoriali localizzati in aree strategiche della città:
- zona Sud - Mare, in Viale Antonio Locatelli, 11
- Centro Storico, in Via Gambalunga, 106
- zona Marecchiese, in Via Perticara, 11
- zona Sud Monte, in Via Bidente, 1/P
e in vista dell’apertura delle future 8 sedi che hanno al centro un modello di salute territoriale fondato sull’equità, la prossimità e l’integrazione tra servizi sociali e sanitari e l’ingaggio comunitario. Si tratta di politiche innovative che mettono al centro la prossimità, l’integrazione tra servizi e la partecipazione attiva delle comunità. Il cuore dell’iniziativa è proprio l’approccio partecipativo: il workshop intende valorizzare le esperienze di coinvolgimento diretto dei cittadini, delle associazioni e degli operatori locali nella costruzione di risposte condivise ai bisogni di salute. Attraverso sessioni tematiche, tavole rotonde e testimonianze internazionali, si approfondiranno le metodologie di ingaggio comunitario, le pratiche di mappatura territoriale e i laboratori partecipativi come le Casa Community Lab che stanno emergendo come luoghi di attivazione e coesione sociale.
Il confronto con esperti provenienti dal Brasile, dove la partecipazione è da tempo parte integrante delle politiche sanitarie, offrirà uno sguardo comparativo e stimolante, utile a rafforzare il modello riminese e a promuovere una cultura della salute fondata sull’empowerment individuale e collettivo.
L’evento è aperto al pubblico, con ingresso gratuito previa iscrizione obbligatoria, ed è rivolto a cittadini e cittadine, associazioni, enti locali, professionisti e lavoratori del settore salute e benessere.
Nel corso del fine settimana del 3-4-5 ottobre sono inoltre in programma workshop formativi dedicati agli operatori di ambito sociale e sanitario del Distretto di Rimini, che vedranno il coinvolgimento di realtà virtuose provenienti da altri contesti italiani e internazionali, attivando importanti momenti di scambio e confronto sulle best practice nell’ambito dell’ingaggio comunitario per l’equità in salute.
Programma del Workshop
La giornata del 2 ottobre si aprirà con i saluti istituzionali delle principali autorità locali, regionali e internazionali, alla presenza del Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale e dell’Assessore regionale alla politiche per la salute Massimo Fabi. Seguirà un momento di aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto dei Nodi Territoriali di Salute, a cura di esperti e referenti del progetto.
La mattinata proseguirà con un approfondimento sul sistema sanitario brasiliano, in particolare sulle politiche partecipative, e si concluderà con una tavola rotonda dedicata al social engagement in una prospettiva internazionale e multidisciplinare.
Nel pomeriggio, il focus sarà sulle metodologie di ingaggio comunitario, con la presentazione della mappatura delle disuguaglianze a Rimini e il confronto con esperienze analoghe sviluppate in Brasile. La giornata si chiuderà con un approfondimento sui laboratori territoriali “Casa Community Lab Romagna”, attualmente in fase di sviluppo, e con un momento di dibattito e riflessione finale.
Contesto e obiettivi
Il programma dei Nodi Territoriali di Salute (NTS) si inserisce nel più ampio Piano di Contrasto alle Disuguaglianze del Distretto di Rimini, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze, promuovere un sistema sociosanitario più equo e favorire la partecipazione comunitaria. I Nodi sono strutture di prossimità dove si collegano servizi sociali, servizi sanitari, persone e comunità, per fare salute. Punti di riferimento vicini ai luoghi di vita dei cittadini, che facilitano l'accesso a servizi sanitari e sociali.
Ogni nodo è dotato di spazi dedicati per l'ascolto attivo e qualificato, per l'assistenza diretta, per il lavoro degli operatori in équipe integrata, per lo sviluppo di interventi di gruppo per la prevenzione e promozione della salute e per attività comunitarie. Sono previste tre stanze operative e una sala incontri di almeno 70 mq, idonea a ospitare momenti di confronto e co-progettazione con la comunità.
I Nodi Territoriali di Salute previsti sono 12, di cui 4 già inaugurati e operativi dal giugno scorso, e ognuno di questi fa riferimento a una diversa area della città (denominata 'microzona'), rendendo i servizi facilmente accessibili e più vicini alla cittadinanza.
Nei nodi operano infermieri di famiglia e comunità, assistenti sociali, operatori del dipartimento salute pubblica, psicologi di comunità, operatori di microzona, OSS di quartiere e altri professionisti di area sociale e sanitaria.
L'accesso ai servizi dei Nodi è garantito sia tramite prenotazione telefonica al numero 0541/704000, sia, con un accesso libero in sede per due giorni a settimana, per tre ore al giorno. L’orario di accesso libero è presidiato dall’Assistente Sociale dello Sportello Sociale, dall’Operatrice di Microzona e dall’Ifec.
Dopo i primi 4 Nodi già attivi, il cronoprogramma prevede una seconda fase (2025-26) che vedrà l'attivazione di altri 4 Nodi nelle microzone di Zona Nord mare in via Mazzin, Zona Nord monte in P.le Che Guevara, Borgo S.Giovanni/Lagomaggio in via Pintor e Colonnella in via Giuliano da Rimini/ Pascoli. Le sedi sono state già individuate e sono in fase di definizione i progetti esecutivi per le ristrutturazioni. La terza fase (nel 2026/2027): vedrà l'attivazione dei restanti 4 Nodi, che copriranno le aree di Marina centro, Ghetto Turco, Borgo Mazzini e San Giuliano Celle.
Le funzioni dei Nodi e i numeri dei primi mesi di attività
In ogni nodo operano fra i 10 e i 12 operatori di area sociale e sanitaria, con equipe a geometria variabile in cui possono essere incluse ulteriori figure a seconda dei casi trattati.
Dall’apertura dei quattro nodi territoriali ad oggi – da metà giugno a settembre 2025- le persone che si sono rivolte ai professionisti di ambito sociale sono 234, fra accessi liberi e colloqui con assistenti sociali sia di area anziani che di sportello sociale, mentre le persone che si sono rivolte ai professionisti di ambito sanitario, infermieri di famiglia e di comunità, sono state 70, per 131 contatti, inclusi i colloqui e le visite ambulatoriali.
Sono 28 gli incontri rivolti alla cittadinanza e organizzati dall’equipe dei nodi per avvicinare ulteriormente la cittadinanza ai nuovi servizi e per la promozione della salute, momenti di dialogo e partecipazione aperti a tutti e gratuiti per sensibilizzare e aiutare i cittadini ad adottare stili di vita sani. Sono stati 55 gli incontri interni di equipe integrata per sviluppare in sinergia gli interventi per le esigenze specifiche della comunità.
In sintesi, le funzioni dei Nodi
Ingaggio Comunitario e Territorializzazione: promuovere la conoscenza del territorio, delle sue reti e bisogni, favorendo il protagonismo delle persone nella progettazione partecipata per l’inclusione sociale
Integrazione Sanitario-Sociale: favorire la collaborazione tra professionisti di ambito sociale e sanitario per la risposta a bisogni delle persone e la definizione di progetti di cura integrati, in particolare sui Casi complessi
Ascolto Attivo e Orientamento: offrire un contesto relazionale qualificato per accoglienza, ascolto e orientamento ai servizi.
Prevenzione e Promozione della Salute: aumentare le capacità individuali e comunitarie di promuovere e tutelare la propria salute, attraverso attività gruppali nell’ambito della promozione della salute rivolte a target specifici o generalisti.