Il Pronto Intervento di Santarcangelo diventerà Cau (Centro di assistenza e urgenza): in queste ultime settimane abbiamo raccolto le perplessità di tanti cittadini preoccupati per questa imminente trasformazione e abbiamo dato voce ai loro dubbi incontrando proprio nelle scorse settimane, il direttore generale dell'Ausl Romagna Tiziano Carradori, chiedendo chiarimenti sul progetto Regionale e rassicurazioni ai tanti interrogativi che ha suscitato la notizia dell'apertura dei Cau. La salute è uno degli ambiti di massima attenzione per ciascuno di noi e la percezione di non poter contare su un'assistenza sanitaria adeguata mette in allarme chiunque, pertanto un'informazione chiara è necessaria per rendere tutti pronti al cambiamento se questo significa migliorare la qualità dei servizi sanitari. La spiegazione dettagliata del direttore al momento ci è parsa esaustiva: la nascita dei Cau, ha chiarito Carradori, si è resa necessaria a seguito di una disamina delle necessità assistenziali e da un'analisi delle percentuali di codici bianchi e verdi in accesso al Pronto soccorso che non esitano poi in un ricovero; la pressione sui Ps ha imposto la necessità di riorganizzare i servizi e integrare i diversi livelli di assistenza. Il progetto, come ci ha più volte rassicurato Carradori, mira ad un rafforzamento dell'accessibilità dei servizi di assistenza primaria che al contempo produce una maggiore efficienza del servizio stesso. Più volte ha voluto sottolineare che lo scopo della istituzione dei Cau è quello di potenziare la risposta territoriale partendo dal presupposto che i medici di famiglia ricevono ormai quasi tutti su appuntamento (con tempi di attesa troppo lunghi) e che le guardie mediche rispondo nell'83% dei casi solo al telefono! Chi sta male e sente la necessità di avere un consulto medico non può accontentarsi di questi servizi! Un cambiamento era indispensabile e non deve essere visto necessariamente in maniera negativa a priori. I Cau saranno dotati dei necessari requisiti strutturali: personale medico, infermieristico e OSS (se necessario) capacità diagnostica e supporto specialistico, competenze clinico-assistenziali e strumentali x risposta a situazione di minore criticità e bassa complessità.
L'orario di apertura sarà h24 con accesso diretto e, a regime, ci si potrà avvalere anche della centrale operativa a un nuovo numero 116117 a disposizione della cittadinanza. Ai Cau si affiancheranno gli UCA ovvero unità assistenziali per interventi a domicilio nelle ore notturne. Nelle intenzioni il progetto non può che dirsi positivo, compito nostro sarà monitorare lo sviluppo e l'attuazione di quanto è al momento solo sulla carta. Parallelamente dovrà esserci una adeguata campagna di informazione e comunicazione perché tutti i cittadini siano partecipi della trasformazione in atto considerando che ogni Cau sarà il biglietto da visita del servizio sanitario territoriale.
Le aspettative a questo punto sono alte e noi come forza politica monitoreremo in itinere le fasi di attuazione ed eventualmente segnaleremo le criticità riscontrate dai fruitori dei servizi, facendo proposte costruttive ma attuabili. Nel colloquio con il dott. Carradori abbiamo ricordato più volte che non si può correre un rischio quando in gioco c'è la vita delle persone ma non si possono fare progetti senza tener conto delle risorse umane ed economiche che si hanno a disposizione. Il punto focale è che i medici sono in numero insufficiente per far fronte alle necessità assistenziali del territorio ma questo è un problema nazionale al quale sta cercando di trovare una risposta il governo che spinge per l'abolizione del numero chiuso per gli iscritti alla facoltà di Medicina e che grazie al lavoro del Ministro dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, di FORZA ITALIA, già per l'anno accademico 2023/24 ha ottenuto un allargamento del numero programmato. Una conquista importante, il primo passo di un percorso verso la soluzione di una problematica che da anni è emersa e che ormai è estesa su tutto il territorio nazionale ma che non è pensabile di poter risolvere in tempi brevi. Per questo motivo a livello locale si è pensato di riorganizzare le risorse esistenti puntando sulla formazione e la trasformazione del personale a disposizione con l'unico obiettivo di potenziare il servizio sanitario territoriale. Forza Italia c'è: a livello nazionale con le azioni del nostro Ministro Bernini e di tutto il governo in carica, a livello locale come punto di riferimento per i cittadini, per raccogliere le loro richieste e portare la loro voce ai nostri rappresentanti regionali e nazionali per far sì che le risorse utilizzate per un progetto così importante per l'ambito che investe si traduca in una vera e propria trasformazione nell'accesso e nella fruibilità dei servizi sanitari. In conclusione, a prescindere dal fatto che IL PRESIDIO si chiami ancora "Pronto Intervento" o "Cau', l'aspetto maggiormente positivo è aver raggiunto un obiettivo fondamentale ovvero la RIAPERTURA H24 E LA RIORGANIZZAZIONE CON PERSONALE COMPETENTE, SOTTOPOSTO AD UNA SERRATA FORMAZIONE; certamente noi vigileremo in corso d'opera che i buoni propositi si traducano in una concreta attuazione.
Salute

11:33 | 10/04/2025 - Romagna