Un viaggio dentro al viaggio, quello che Peteco Carabajal ha compiuto a Rimini in occasione di una delle tre date italiane del suo tour.
Arrivato sabato 4 ottobre 2025 di prima mattina da Roma, nonostante i giorni di scarso riposo dovuti al lungo viaggio dall’Argentina, l’artista ha voluto dedicare il pomeriggio alla visita del centro storico di Rimini. Accompagnato da Andrea pari del Colectivo 73 è rimasto incantato dalla storia millenaria della città, ammirando monumenti emblematici come il Ponte di Tiberio, l’Arco d’Augusto e il Castello Malatestiano.
Attraverso i murales del Borgo San Giuliano, Peteco Carabajal ha ripercorso con la memoria le scene più iconiche dei film di Federico Fellini, di cui è un grande ammiratore.
La sera, si è esibito per oltre due ore al Teatro Rosaspina di Montescudo, gremito in ogni ordine di posto e sold out da settimane. Il pubblico, composto in gran parte da argentini ma anche da tanti italiani, lo ha accolto con applausi ed emozione, in un concerto che ha commosso tutti i presenti e confermato il suo status di leggenda della musica latinoamericana.
Il repertorio ha spaziato dai grandi capolavori firmati da Peteco, come “Perfume de carnaval” e “Como pájaros en el aire”, ai brani del padre Carlos Carabajal, come “Entre a mi pago sin golpear”. Non sono mancati i classici del folklore argentino, tra cui “Desde el puente carretero”, “Añoranzas” e “Déjame que me vaya”, oltre ad alcuni brani tratti dal suo ultimo album “Legado popular”.
L’evento è stato organizzato dal Colectivo 73, ensemble internazionale di musicisti che promuovono la musica latinoamericana sul territorio romagnolo, in collaborazione con l’associazione “Noi del Campanone” e la Pro Loco di Montescudo, con il patrocinio del Comune di Montescudo–Montecolombo.

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