Cronaca 14:47 | 02/10/2025 - Romagna

Alfredo Rastelli, presidente Confcommercio Riccione: “I dati sul commercio al dettaglio resi noti dal Comune ci lasciano sorpresi"

Alfredo Rastelli, presidente della delegazione di Confcommercio Riccione:  “I dati sul commercio al dettaglio resi noti dal Comune di Riccione ci lasciano sorpresi. Sulla carta il saldo è positivo e questo non può che far piacere, ma ci chiediamo come si concilia con le difficoltà quotidiane che i nostri associati ci segnalano. A fare la differenza per l’appeal del territorio non è la quantità delle imprese commerciali, ma la qualità che apportano all’offerta. Gli Hub urbani possono diventare una leva eccezionale per lo sviluppo del commercio di qualità e su questo dobbiamo lavorare insieme tra imprenditori, associazioni di categoria e istituzioni locali”.

“Leggiamo con stupore i dati sul commercio al dettaglio che il Comune di Riccione ha reso noti in vista della presentazione al G20 Spiagge che si terrà al Palazzo del Turismo. I dati ci lasciano sinceramente sorpresi – dice Alfredo Rastelli, presidente della delegazione di Confcommercio Riccione -. Certo, sulla carta il saldo è positivo e questo non può che far piacere, ma ci chiediamo come si concilia con le difficoltà quotidiane che i nostri associati ci segnalano: affitti elevati, stagionalità sempre più marcata, burocrazia pesante e consumi che non crescono nella stessa misura. Viene spontaneo domandarsi se queste nuove aperture corrispondano davvero a imprese solide e durature o se non rischino, invece, di trasformarsi in un turnover continuo che poco ha a che fare con la stabilità del tessuto commerciale. Parlare di vitalità va bene, ma la vera sfida rimane garantire sostenibilità e continuità alle attività esistenti, non solo inaugurare nuove insegne. 

Ne sono esempi le chiusure di cui ci parlano ogni giorno i nostri associati, anche nei distretti commerciali di eccellenza, con numerosi subentri che, salvo rare eccezioni, abbassano l’asticella della qualità dei prodotti offerti. In attesa di conoscerne la fonte da cui provengono questi dati, ricordiamo che non tutte le aperture possono essere accolte con grande favore: a fare la differenza per l’appeal del territorio, anche e soprattutto in chiave turistica, non è la quantità delle impresecommerciali, ma la qualità che apportano all’offerta. Da questo punto di vista, siamo in un momento emergenziale: riteniamo fondamentale un’azione a favore delle imprese di prossimità, anche a tutela del decoro e della sicurezza urbana per la nostra comunità. Gli Hub urbani possono diventare una leva eccezionale per lo sviluppo del commercio di prossimità di qualità, se sviluppati attraverso politiche urbane e regolamentazioni in grado di agevolare questa inversione di rotta. Le perimetrazioni degli Hub urbani e di prossimità, divengono dunque occasioni straordinarie di sviluppo: su questo dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni condivise tra imprenditori, associazioni di categoria e istituzioni locali”.

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