“La procedura di liquidazione della Rimini calcio, passaggio propedeutico all’istanza di fallimento, è una sconfitta dolorosa per la città e per i suoi tifosi.
Nel giorno più buio però c’è un aspetto che va evidenziato e deve essere motivo di orgoglio per tutti i riminesi e una base importante da cui ripartire: una parte molto consistente del tifo biancorosso e della comunità riminese non ha mai accettato in questi mesi di chiudere gli occhi di fronte all’arrivo di imprenditori poco trasparenti, privi di garanzie, con motivazioni equivoche, dichiarazioni inaccettabili, amicizie molto ambigue.
Il calcio in Italia è diventato il cavallo di Troia per infiltrare i territori, soprattutto attraverso le società di serie C, lontane dai riflettori e meno attenzionate dagli organi di vigilanza che dovrebbero regolare e controllare il mondo del pallone.
I casi emblematici in tal senso sono stati numerosissimi negli ultimi anni in tutta Italia e davvero viene da chiedersi se i controlli della FIGC e delle varie leghe siano adeguati.
Ad ergersi a barriera contro questi personaggi ambigui è stata soprattutto la passione dei tifosi del Rimini, non disposti a farsi ‘comprare’ dai loro soldi e dalle loro promesse; un messaggio chiaro a chi in futuro vorrà mettere le mani sulla società”.
Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.

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