“Per mesi ci hanno accusato di esagerare, di creare allarmismi, di voler ‘criminalizzare’ il lupo o di volerci fare su propaganda politica. Le conferme importanti arrivano sia dall’Europa, dove il Pd ha votato contro con sole 3 astensioni nella delibera del 16 giugno 2025 che ha declassato il lupo da specie altamente protetta a protetta, sia dal Governo italiano, che dalla Regione Emila Romagna” Il consigliere regionale Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) ricorda infatti che il 6 novembre 2025 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha emanato il decreto che modifica il DPR 357/1997, spostando il lupo dagli allegati relativi alle specie rigorosamente protette a quelle protette e con una possibilità di prelievi dell’animale fino a circa 15 unità in Regione Emilia Romagna. Una decisione – spiega Marcello – che riconosce finalmente l’esigenza di strumenti più flessibili per la gestione del lupo, superando una visione ideologica che non teneva conto della realtà dei territori. Il “Piano d’azione del Lupo” datato al 2002 e mai mosso da alcun Governo precedente è al 75 per cento del suo iter legislativo nei passaggi tra i vari ministeri e sarà liquidato entro la fine dell’inverno sentiti i tecnici che lo stanno curando. Non abbiamo certamente bisogno di una presentazione di un progetto di legge da parte di esponenti del Pd. Sarebbe come presentare il progetto di una civile abitazione quando sono stati già installati infissi e pavimenti. Serve solo per dire anche io lo volevo fare. Tale piano di Azione conterrà anche il “ numero massimo di lupi prelevabili per ogni Regione per il 2026 ” e seguirà le indicazioni di ISPRA per gli aspetti conoscitivi sulla materia. ISPRA , Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ferma in quanto a direttive sull’argomento da anni durante i Governi passati, nel dicembre 2024 ha emanato una circolare presentata alle Regioni in data 18 febbraio 2025 ed annunciata con PEC del 3.2.2025. Essa si intitola “ Protocollo sperimentale per l’identificazione e la gestione dei lupi urbani e confidenti ”. Tale documento (che chiunque parla dell’argomento dovrebbe leggere..) di 65 pagine con ben 5 allegati costituisce una linea guida per tutte le Regioni che come ribadito alla pagina 27 (paragrafo 4.7) ribadisce in quanto a responsabilità e ruoli : “ La normativa nazionale affida a Regioni, Province autonome e Aree protette il monitoraggio, la conservazione e la gestione delle popolazioni che abitano nel territorio, in particolare quelle appartenenti a specie protette…gli interventi possono essere di diversa natura tra cui : monitoraggio continuativo…dissuasione tramite luci e suoni o proiettili in gomma, cattura ( per l’apposizione di radio-collare per la traslocazione o per la captivazione permanente) abbattimento selettivo e soppressione con tecniche che limitano lo stress e la sofferenza fisica per gli animali..” Quindi per le emergenze è tutto scritto, basta leggerlo. Tralascio i compiti del sindaco di un territorio predato da lupi come il nostro. Sono molto stringenti e senza adito a dubbi interpretativi. Per tale motivo, io abituato a studiare ed ad incontrare le persone, sono stato il primo ad intervenire sull’argomento dell’emergenza lupi nel nostro territorio.
“TRE ATTI DEPOSITATI IN REGIONE: INTERROGAZIONI DEL 13/08/2025 E 21/11/2025, RISOLUZIONE DEL 18/09/2025”.
Mi sono anche recato presso il ministero dell’Ambiente insieme alla senatrice Spinelli per conoscere lo stato dell’arte degli adeguamenti normativi sull’argomento. Marcello evidenzia il lavoro già svolto in Assemblea Legislativa: “Sul lupo sono intervenuto più volte in Regione, una prima interrogazione il 13 agosto 2025, una seconda interrogazione il 21 novembre 2025 e una risoluzione presentata il 18 settembre 2025, chiedendo monitoraggi seri e scientifici, controlli mirati, risarcimenti adeguati e strumenti di gestione attiva fino ai prelievi selettivi con abbattimenti mirati come nei casi avvenuti anche in settimana nel nostro territorio a Corpolo’, Sant’Ermete e Santa Cristina seguendo l’iter autorizzativo previsto nel livello 5 del documento sopracitato di ISPRA a pagina 50.
“BENTORNATI SULLA TERRA, GNASSI E PARMA”
“In merito alle dichiarazioni degli esponenti del PD di questi giorni li trovo clamorosamente smentiti dai fatti. Avete sempre minimizzato, non proponendo nulla a livello nazionale e votando addirittura contro in Europa ed in Regione. I territori stanno vivendo difficoltà reali, gli allevatori non possono più aspettare e il Governo, insieme all’Europa, ha finalmente riconosciuto ciò che noi denunciamo da tempo..”
CONCLUSIONE
“Noi di Fratelli d’Italia continueremo a lavorare, in Regione e a Roma, come già fatto in Europa, per tutelare chi alleva, chi produce e soprattutto i tanti cittadini che ormai si trovano il Canis Lupus sull’uscio della porta di casa e vivono nel terrore anche in aree urbane, come Corpolo’ che mi ha adottato da ormai trenta anni".
Il Consigliere Regionale Nicola Marcello

Max 11° 




















