Cronaca 15:40 | 13/11/2025 - Rimini

Diocesi: Giornata Mondiale dei Poveri, gesti e proposte "non episodici"

Rimini accoglie con gioia e corresponsabilità la proposta di papa Leone XIV e rilancia la nona Giornata Mondiale dei Poveri dal titolo Sei tu, Signore, la mia speranza”. Istituita nove anni fa da Papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia, la Giornata viene celebrata ogni anno nella 33ª Domenica del Tempo Ordinario.
Accogliendo l’invito di Papa Leone XIV di vivere con concretezza il Vangelo e a offrire segni efficaci di speranza, la Diocesi di Rimini propone per la IX Giornata Mondiale dei Poveri gesti e attenzioni che possano aiutare a vivere con maggiore consapevolezza questo importante appuntamento.
Lo scopo è di sensibilizzare le Comunità ecclesiali e anche la società civile riminese ad accorgersi delle diverse forme di povertà che stanno crescendo nel territorio e sentirsi coinvolti nel dare risposte continuative, che coinvolgano non solo la Caritas ma ogni persona e famiglia in una “carità di prossimità”.
La Diocesi di Rimini propone dunque alcuni gesti affidandoli alla valutazione di ogni parrocchia e Zona Pastorale.
“L’invito è a promuovere momenti di preghiera, di sensibilizzazione e di solidarietà e di amicizia che coinvolgano i poveri stessi. – dice il direttore della Caritas Diocesana, Mario Galasso - Sarà anche occasione per introdurci a vivere più intensamente il Giubileo alle porte”.

Oltre al materiale per l’animazione offerto da Caritas Italiana, la Diocesi propone:

  • Occasione di raccolte
    La Giornata può essere occasione di raccolte (Cibo, vestiti, cancelleria, offerte in denaro). A tal fine, in Caritas ci sono a disposizione salvadanai di cartone.
     

·Il segno dell’ancora - la speranza che sostiene

La speranza cristiana è come un’ancora che fissa il nostro cuore sulla promessa del Signore Gesù”. Durante la celebrazione dell’Eucarestia, un grande cartellone raffigurerà un’ancora, simbolo della speranza che tiene saldo il cuore.
 

·I poveri, testimoni di speranza
I Centri di ascolto, le case famiglia e le comunità accoglienti sono invitati a raccogliere brevi testimonianze di speranza dalle persone che si affidano a queste realtà: parole semplici, autentiche, che potranno essere lette durante una celebrazione. Saranno voci di vita che ci ricordano che la speranza non si insegna. Si incontra.
 

·Un posto in più a tavola

Riproporre l’iniziativa “Aggiungi un posto a tavola”: famiglie, gruppi e comunità che scelgono di aprire la propria casa e condividere un pranzo o una cena con chi normalmente resta escluso. Un gesto semplice ma rivoluzionario, che profuma di Vangelo e restituisce alla mensa il suo significato più vero: luogo di incontro, condivisione e fraternità.
 

·Attenzione spirituale - la prima cura

Invitare i poveri che si fermano davanti alle nostre chiese a entrare e partecipare pienamente alla celebrazione liturgica.
Non solo destinatari dl gesti materiali, ma fratelli e sorelle nella fede. con cui condividere la speranza e la gioia del Vangelo. L’attenzione spirituale è la prima forma dl cura.
 

·Un pranzo che unisce
La Caritas diocesana organizza, nelle tre strutture principali un pranzo di condivisione con momenti dl fraternità e animazione. Caritas diocesana via Madonna della Scala - Rimini; Locanda 3 Angeli - Torre Pedrera; Laudato sì via Isotta - Rimini.
Sono invitati non solo gli ospiti e i volontari, ma anche i vicini di casa, i passanti, chiunque desideri unirsi.
Un’occasione semplice ma profonda per vivere insieme la gioia del Vangelo, superare barriere e riscoprire la bellezza di una comunità aperta e accogliente. La Giornata Mondiale dei Poveri non è un evento isolato, ma parte di un cammino comunitario.