Ladri al lavoro questa notte in Provincia. I malviventi hanno cercato di mettere a segno una "doppia spaccata". Ma la prima rapina è finita in un nulla di fatto. Purtroppo il secondo colpo invece è andato a segno. Non è da escludere che gli autori di questi reati siano gli stessi, in entrambi i casi. Dalle immagini raccolte dalle telecamere di sorveglianza, si tratterebbe di quattro persone incappucciate, con il volto travisato.
La cronaca del primo attacco. Passate da due ore e mezzo dalla mezzanotte, quattro persone con i cappucci in testa f"anno scalo" in viale Tripoli. Il gruppo scende velocemente da un'auto cercando di sradicare la saracinesca della gioielleria Panigalli. Il colpo non riesce, la porta in ferro resiste. I ladri cercano in ogni modo di sradicare il ferro, ma quello che hanno a disposizione non è così potente da fare saltare la saracinesca. A quel punto il quartetto lascia stare, risalendo in auto scappa dal sito a mani vuote. Ovviamente il film dell'operazione è registrato dalle telecamere poste nella via e davanti al negozio. Arrivano i Carabinieri, il proprietario del pubblico esercizio. Si passa immediatamente agli approfondimenti del caso e si cominciano a guardare le immagini.
Sembra finita, ma non è così. Questa la cronaca del secondo attacco. Sono circa le 3,00 il gruppetto di ladri si sposta nella vicina Cattolica. Questa volta è l'oreficeria Walter Guidi in via dottor Ferri ad essere puntata. Le modalità operative per arrivare al bottino sono identiche a quelle descritte sopra. I quattro arrivano, scendono dalla vettura usano il flessibile per farsi largo. Una volta arrivati alla vetrina con mazze ferrate abbattono la stessa. A quel punto i rapinatori si trovano all'interno della gioielleria. Con sapienza fanno immediatamente saltare la corrente elettrica per lasciare al buio il negozio e le telecamere di sicurezza. Quindi la scena è la stessa di altri colpi. In pochissimo tempo i ladri razziano tutti i preziosi a portata di mano, risalgono sul mezzo a quattro ruote, scappando a gambe levate prima che le Forze dell'Ordine possano intercettarli. Ci manca poco...Infatti una pattuglia di servizio che si trovava in zona, era accorsa sul posto udendo il suono della sirena dell'antifurtoi. Anche in questo caso arriva il proprietario del negozio e gli uomini dell'Arma. Rispetto a quello descritto sopra, ci si ritrova con un negozio semi distrutto, gioielli e preziosi portati via, una stima dei danni che occorre fare. Sicuramente in provincia non è stata una notte tranquilla.