“Trovo inopportune e strumentali - dichiara il Consigliere Regionale Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) - le parole del sindaco di Rimini, che tenta di accusare il Governo Meloni di immobilismo sul tema dell’eolico, quando invece l’unico vero immobilismo è quello di chi non conosce le procedure e preferisce polemizzare piuttosto che collaborare.”
Marcello chiarisce che il progetto del parco eolico “Poggio Tre Vescovi” in Alta Valmarecchia e quello offshore al largo di Rimini sono iniziative di natura privata, non statale né governativa. “Il Governo non ha promosso questi impianti - spiega - ma sta vigilando con attenzione attraverso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero della Cultura, che sono chiamati a valutare la compatibilità di ogni proposta con l’ambiente, il paesaggio e le peculiarità del territorio.”
Il consigliere evidenzia che le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) servono proprio a evitare progetti invasivi e incompatibili con il contesto naturale e paesaggistico: “La VIA è un passaggio obbligato che consente di analizzare ogni effetto sul territorio, dalla salute pubblica alla tutela della biodiversità. Solo grazie a questa verifica preventiva possiamo impedire che la Valmarecchia o la costa riminese subiscano interventi sproporzionati, in aree di grande pregio ambientale e paesaggistico.”
Marcello sottolinea che la Commissione tecnica ministeriale sta già valutando il dossier con rigore e indipendenza: “È un organo tecnico che lavora in piena autonomia, raccogliendo le osservazioni di enti, associazioni e cittadini. Le segnalazioni concrete e documentate verranno esaminate, mentre le polemiche sui giornali servono solo a creare confusione.”
Sul piano economico, il consigliere ribadisce che non esistono finanziamenti pubblici diretti per questi progetti: “Il cosiddetto DM FER 2 è uno strumento che incentiva le fonti rinnovabili innovative, ma non copre integralmente i costi. Gli impianti eolici in mare o in montagna devono reggersi sulla propria sostenibilità economica e produttiva, non sui soldi dei contribuenti. È giusto che chi investe lo faccia con responsabilità e non a spese dello Stato.”
Marcello difende quindi l’approccio prudente e responsabile del Governo Meloni: “Il Governo sta lavorando con equilibrio, senza forzature e senza cedere alle pressioni ideologiche. Le decisioni sull’eolico devono essere basate su dati tecnici e reali, non su dichiarazioni politiche o su spinte speculative. Nessuno vuole bloccare le rinnovabili, ma non possiamo accettare che vengano deturpati paesaggi unici come la Valmarecchia o il nostro mare Adriatico.”
Marcello ricorda: “la polemica scoppiata all’interno del Partito democratico, con esponenti emiliano-romagnoli che attaccavano i colleghi toscani per l’imposizione unilaterale delle pale eoliche al confine con l’Emilia-Romagna” e le parole dell’ex sindaco di Rimini Gnassi “che parlava di scempio paesaggistico”. “Forti critiche sono state mosse anche dalla Regione Marche”.
Inoltre, il consigliere ricorda il proprio impegno sul tema: “Da inizio anno ho presentato in Regione diversi atti, tra interrogazioni, interpellanze e risoluzioni, sui parchi eolici, chiedendo la massima trasparenza e la tutela delle comunità locali. Continuerò a vigilare affinché ogni decisione venga presa con buon senso, nel rispetto dei cittadini e dell’ambiente. L’Emilia-Romagna non ha bisogno di slogan, ma di scelte ponderate e condivise.”
Conclude Marcello: “Se si è arrivati alla riunione del 30 settembre è per il parere negativo del Ministero della cultura. L'auspicio è che la Regione confermi l'impegno di stare al fianco del Comune di Casteldelci in caso di ricorsi amministrativi. Credo sia importante continuare questa lotta per preservare il valore paesaggistico e ambientale di quel territorio".

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