Facinorosi a parte, di cui parliamo in calcce all'articolo, il ministro Matteo Salvini oggi al Ttg è stato chiaro sui balneari. "C'è ancora un contenzioso aperto con la Commissione europea - ha detto il leader leghista - che con due guerre in corso evidentemente ha altro a cui pensare. Noi ribadiamo oggi la linea del Governo e cioè che non si intende mollare di un centimetro i Comuni non devono precedere con i bandi finché il Governo non avrà emanato i decreti attuativi così da evitare rinnovi o assegnazioni senza indennizzi per i concessionari uscenti. Non consegneremo le spiagge italiane alle multinazionali - ha insistito il vicepremier - di questo ptete esserne certi".
Sulle polemiche legate al suo arrivo e sulle contestazioni subite è intervenuto a sua difesa il egretrario della Lega Romagna, Jacopo Morrone:“È ora di dire basta ai diktat di gruppuscoli di scalmanati antidemocratici. Ad affermarlo senza distinguo devono essere tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori costituzionali respingendo la violenza ideologica di chi tenta di destabilizzare le istituzioni dello Stato. La democrazia si difende con il confronto, anche acceso, ma sempre basato sul rispetto delle persone e sulla legittimazione reciproca. Diffondere il caos, silenziare e minacciare chi si considera un ‘nemico’ è tipico della cultura dell’odio che non ci appartiene. Crediamo sia il momento che anche Pd e alleati e, in questo caso, le amministrazioni riminese e regionale prendano una posizione netta e severa contro il collettivo comunista Osa, già protagonista dei gravi recenti fatti accaduti in cortei, piazze e istituti scolastici, che ha minacciato il ministro Matteo Salvini intimandogli di non partecipare all’importante Assemblea dei balneari a Rimini. È evidente che l’unico scopo di questi agitatori è di contrastare per motivi di estremismo ideologico il legittimo potere costituito con la minaccia e con la paura. Hanno sbagliato indirizzo. Il nostro unico obiettivo, e crediamo di tutti i veri democratici, è quello di servire il Paese e i suoi abitanti e di disarmare i centri dell’intolleranza”.