Cronaca 14:42 | 21/06/2025 - Rimini

La Polizia di Stato espelle un albanese per droga e ferma uno scafista turco ricercato

L’attività consegue al monitoraggio dei reati di criminalità diffusa e, in particolare, dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Miramare. Gli investigatori della Squadra Mobile stavano attenzionando un giovane, sospettando che lo stesso effettuasse delle cessioni di sostanze stupefacenti sul lungomare di Rimini. Durante l’attività, nel pomeriggio del 17 giugno 2025, il ragazzo è stato avvicinato da un uomo, al quale, in cambio di denaro, ha consegnato una dose di cocaina. I poliziotti sono immediatamente intervenuti, bloccando il giovane albanese e l’acquirente. All’esito del controllo, sono state sequestrate ulteriori dosi di cocaina, per un totale di circa 5 grammi e 350 euro in contanti. L’acquirente, un uomo di 40 anni, è stato segnalato quale assuntore alla Prefettura di Rimini per la violazione dell’art. 75 D.P.R. 309/90. L’arrestato, di origine albanese, privo di precedenti di polizia, ma di presenza irregolare sul territorio, è stato posto a disposizione dell’A.G. per il rito direttissimo della giornata successiva, che lo ha visto condannato alla pena di 6 mesi di reclusione e 1200 euro di multa, rilasciando inoltre nulla osta all’espulsione dello stesso dal territorio dello Stato. In tal senso, infatti, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini ha attivato quindi la procedura per il rimpatrio, ottenendo dal Giudice di Pace la convalida del provvedimento di accompagnamento alla frontiera, disposto dal Questore di Rimini. Lo straniero, il 19 giugno, è stato accompagnato presso la frontiera aerea di Ancona dal personale della Questura di Rimini ed imbarcato su volo per l’Albania.

Inoltre, l ’Ufficio Immigrazione della Questura di RIMINI, lo scorso mercoledì 18 giugno 2025 ha provveduto all’accompagnamento di un cittadino turco presso il Centro per il Rimpatrio di Bari, al fine di un’ espulsione. L’ uomo, nel tentativo di regolarizzare la sua posizione sul Territorio Nazionale, si è presentato presso l’Ufficio Immigrazione, ma dai controlli effettuati emergevano gravi precedenti penali, da cui  derivava la sua pericolosità sociale; infatti sull’ uomo gravava una condanna di quattro anni di reclusione, già scontata, per favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina in quanto “SCAFISTA”, a seguito di un trasporto di 105 migranti sulle coste calabresi nell’anno 2021.