Il reato contestato è abbandono di incapace. La Procura della Repubblica di Rimini lo contesta ad una donna russa di 55 anni, che lo scorso luglio sarebbe tornata in patria per oltre un mese lasciando da solo, nella loro casa di Riccione, il marito di 87 anni, ritenuto dall'accusa persona incapace di provvedere a sé stesso. Un'indagine avviata dai Carabinieri di Riccione con le dimissioni della badante, che lo scorso 4 luglio, stanca di lavorare senza regolare contratto e di ricevere pagamenti non puntuali, ha effettuato una segnalazione ai servizi sociali territoriali. E' così che si è scoperto che la donna era partita per la Russia senza garantire all'anziano coniuge, col quale è sposata da una ventina di anni, la giusta assistenza. L'87enne riccionese a causa delle precarie condizioni di salute, non sarebbe in grado di provvedere autonomamente a sé stesso. La moglie russa, tornata a Riccione a metà agosto, è stata informata dell'indagine a suo carico cadendo dalle nuvole. Al suo difensore di fiducia, l'avvocato Alessandro Frisoni, avrebbe spiegato di essere partita in tutta fretta per accudire l'anziana madre che vive da sola in Russia e che nel frattempo si era ammalata. Il marito, a detta della donna, sarebbe pienamente autosufficiente nonostante qualche acciacco di salute e, comunque, ad aiutarlo ci sarebbe dovuta essere la badante. Un soggiorno, quello in Russia, che si sarebbe protratto più a lungo del previsto a causa di una attacco ucraino con i droni che, proprio pochi giorni dopo il suo arrivo, avrebbe colpito la sua città natale e reso complicate le comunicazioni con l'Italia. Dietro quanto accaduto, quindi, ci sarebbe stata una seria di circostanze sfortunate. Nel frattempo la Procura della Repubblica ha concluso la prima "fetta" di indagini.