Cronaca 19:56 | 18/05/2025 - Rimini

Mercoledì 21 maggio, ore 21:00-Prosegue con "Wajib, invito al matrimonio", la Rassegna Cinematografica Palestina Mon Amour

Prosegue con Wajib – Invito al matrimonio la Rassegna Cinematografica Palestina Mon Amour. In una fase di progressiva amplificazione delle politiche genocidarie di Israele la rassegna è finalizzata ad offrire uno sguardo sulla Palestina in tutti i suoi aspetti. La rassegna è promossa da ISUR Istituto Di Scienze Dell'Uomo, AssoPace Palestina, Vite in Transito, con l’adesione del Coordinamento Rimini Palestina.

Abu Shadi, 65 anni, divorziato, professore a Nazareth, prepara il matrimonio di sua figlia Amal. Shadi, suo figlio, architetto a Roma da anni, rientra a Nazarethper aiutarlo a distribuire a mano gli inviti al matrimonio, come vuole la tradizione Palestinese del “wajib”, parola araba che indica un dovere religioso e sociale. Tra una visita e l’altra, le vecchie tensioni tra padre e figlio ritornano a galla in una sfida costante tra due diverse visioni della vita, tra due modi opposti di essere Palestinese.

Attraverso tortuose salite e discese di Nazareth, brucianti rancori e ricordi di famiglia Annemarie Jacir traccia la geografia di una città divisa, la storia di un popolo riflessa negli sguardi dei due uomini.

Un film che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e che è un viaggio urbano attraverso la Nazareth dei “Palestinesi invisibili”, come sono chiamati i Palestinesi cristiani, tra sottomissione a Israele ed esilio all’estero. 

Annemarie Jacir, nata a Betlemme nel 1974 da una famiglia cristiana, ha trascorso l'infanzia tra Palestina e Arabia Saudita. Si è poi trasferita negli Stati Uniti dove si è laureata in Politica e Letteratura. Terminati gli studi è tornata in Palestina, ma nel novembre del 2007, dopo avere ultimato le riprese del suo primo lungometraggio, avendole le autorità Israeliane impedito di stabilirvisi definitivamente, si è trasferita in Giordania. È regista, sceneggiatrice e produttrice cinematografica. Con il suo film d'esordio, Il sale di questo mare, è la prima regista donna Palestinese ad aver diretto un lungometraggio.

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