Nella notte del 25 luglio la Polizia di Stato ha arrestato due coniugi per spaccio di sostanze stupefacenti, trovati in possesso di oltre 100 grammi di eroina. L’indagine della Squadra Mobile consegue agli accertamenti effettuati nell’ambito del procedimento penale instaurato presso la Procura della Repubblica di Rimini a seguito del decesso di un uomo avvenuto il 22 marzo a Rimini, nel quale era stato individuato un uomo tunisino di 30 anni che aveva avuto dei contatti telefonici finalizzati ad una cessione di sostanze stupefacenti con il deceduto, i cui elementi avevano portato all’emissione di un decreto di perquisizione personale e locale emesso dalla Procura della Repubblica di Rimini. Nelle giornate precedenti, infatti, gli investigatori della Squadra Mobile avevano eseguito svariati servizi di osservazione che avevano confermato che il tunisino effettuasse delle cessioni di sostanza stupefacente e, pertanto, durante la notte tra il 24 ed il 25 luglio, l’uomo è stato tenuto sotto controllo al fine di verificare i suoi movimenti e procedere alla perquisizione delegata. Dopo svariate soste con la loro autovettura, il cittadino tunisino, unitamente alla moglie, italiana di 30 anni, sono stati notati mentre tenevano un atteggiamento verosimilmente teso a preparare delle dosi di stupefacente. Conseguentemente, sono stati bloccati dagli investigatori, che, occultate in un cilindro nascosto sotto il cambio della vettura, hanno rinvenuto 12 involucri contenenti circa 20 grammi di eroina. All’interno della loro abitazione, sita in provincia di Pesaro Urbino, sono stati complessivamente sequestrati oltre 100 grammi di eroina, alcune dosi di hashish, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e 1800 euro in contanti, verosimilmente frutto dell’attività di spaccio. Entrambi sono stati conseguentemente arrestati in flagranza di reato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ed accompagnati, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, rispettivamente presso la Casa Circondariale di Rimini e Forlì Cesena. Il cittadino tunisino, inoltre, è indagato per il reato di cessione di sostanze stupefacenti e per il decesso dell’uomo avvenuto il 22 marzo per il reato di morte come conseguenza di altro delitto.
“Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate e imputate vige la presunzione di innocenza”.