Povero Carradori, in questi giorni per lui è un autentico calvario di critiche. Ma, almeno, il portafoglio è pieno. Anche Potere al Popolo si scaglia contro i vertici dell'Ausl per lo spreco di denaro pubblico e per un modo di gestire la sanità che è lontano centinaia di miglia dal modello che i vertici locali del Pd, nazionali, regionali, provinciale e locali osannano tutti i giorni.
"Che il merito in Italia fosse un concetto relativo è cosa nota - si legge in un documento diffuso pochi minuti fa - Ma che venga premiato addirittura chi è il primo responsabile di un buco di 37 milioni nello scorso anno e di ben 200 milioni nell'esercizio corrente è qualcosa che sfugge ad ogni logica. Come Potere al Popolo ci battiamo da sempre per salario e lavori degni, per giustizia sociale, per evitare che ci sia eccessiva differenza di retribuzione tra le posizioni apicali e la base. Leggere che AUSL Romagna ha deciso di premiare la Direzione di AUSL Romagna lascia sinceramente sconcertati. In un momento in cui, a livello nazionale, il PD denuncia i tagli del governo Meloni sulla sanità, a livello locale impegna risorse per premiare l'alta dirigenza, già ampiamente retribuita, perché bisogna sempre essere generosi con i propri uomini di potere. In questo momento di grande crisi del SSN, colpito dalla forte sfiducia della popolazione, come Potere al Popolo denunciamo il doppio standard della nostra azienda sanitaria che, da un lato blocca assunzioni, straordinari, progressioni e recuperi ore (impossibili da attuare con le carenze organiche di cui soffre cronicamente) e dall'altro elargisce premi di risultato a chi il risultato, semplicemente, non lo ha nemmeno raggiunto, e i freddi numeri dei bilanci sono lì a dimostrarlo. Per noi la scelta di premiare dirigenti che prendono mensilmente stipendi fuori mercato è sbagliato sia da un punto di vista tecnico (come si può dare un incentivo a chi non raggiunge i suoi obiettivi) che morale".