"Le recenti tragedie, come quelle che hanno visto coinvolti due bambini aggrediti da pitbull, hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza legata alla gestione dei cani. Le proposte politiche si concentrano spesso sulla creazione di "liste di razze pericolose", ma esperti e associazioni animaliste sono concordi: la vera questione non è la razza del cane, ma l'incapacità di molti proprietari di gestirli correttamente. Invece di limitarsi a una "black list" di razze, che penalizza ingiustamente specifici animali, la soluzione più efficace e moderna è un patentino universale per ogni proprietario di cani. Questo patentino non sarebbe un capriccio burocratico, ma un percorso formativo obbligatorio, teorico e pratico, che garantisce a chiunque decida di accogliere un cane le competenze fondamentali. I corsi, tenuti da veterinari ed esperti di comportamento, insegnerebbero nozioni essenziali su etologia, comunicazione canina e prevenzione dei morsi.
Un proprietario preparato è in grado di:
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Comprendere i segnali del proprio cane per prevenire situazioni di pericolo.
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Garantire il benessere dell'animale e una sua corretta socializzazione.
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Ridurre drasticamente gli incidenti e i problemi di convivenza in ambito urbano.
Un sistema basato su corsi volontari o ordinanze locali, come quello attuale, crea solo disomogeneità e inefficacia. Un modello nazionale, standardizzato e accessibile, gestito da enti pubblici come le ASL, supererebbe queste criticità e darebbe un segnale forte: la convivenza con un cane è un privilegio che richiede una preparazione adeguata.
Il patentino universale è la via più equa ed efficace per un futuro in cui la sicurezza pubblica e il benessere animale possano coesistere. È una misura di civiltà che dimostra rispetto per i nostri amici a quattro zampe e per l'intera comunità".
Dott. Fabio Vergoni Medico Veterinario Comportamentalista