Da Corrado Della Vista riceviamo e pubblichiamo.
"La notizia di oggi sui possibili parcheggi a raso in zona mare in sostituzione di albetghi dismessi segna, senza dubbio, un passo in avanti : l'amministrazione comunale dimostra attenzione verso un tema che, da anni, rappresenta una ferita aperta per la città. Eppure, personalmente, sono oltre dieci anni che lancio proposte e riflessioni affinché quelle strutture non restino simbolo di degrado ma diventino occasione di rilancio, di servizi pubblici e di attività anche sociali per residenti e turisti. Il tema non è nuovo : Rimini conta centinaia di alberghi chiusi, spesso in stato di abbandono. Limitarsi a trasformarsi un paio in parcheggio non basta, serve un progetto più ampio che che coinvolga almeno 50 strutture compreso anche le colonie, creando una vera massa critica. Con le attuali quotazioni di mercato, l'acquisizione sarebbe persino sostenibile : circa 25 milioni di Euro, calcolando una media di 500.000 euro ogni struttura. A questa cifra andrebbe aggiunto, ovviamente, un piano di ristrutturazione e riqualificazione, ma, a quel punto l'investimento genererebbe non solo benefici evidenti in termini di decoro urbano e qualità turistica ma anche ritorni economici e sociali per la intera comunità. E' necessario, però, fare attenzione, c'è il rischio che alcuni proprietari, come già emerso in passato, possano speculare al rialzo su queste operazioni. Per questa ragione sarebbe fondamentale costituire un ATI ( associazione temporanea di imprese ) che permetta al privato di acquisire gli immobili in maniera coordinata, sviluppando un progetto unitario da presentare poi al Comune. In questo modo si eviterebbero frammentazioni e si avrebbe una sinergia condivisa. Il progetto, inoltre, non dovrebbe limitarsi ai parcheggi ma includere funzioni diversificate in base alle esigenze delle singole aree : spazi verdi e parco giochi, piscine ed impianti sportivi al servizio degli hotel attivi, aree di ristorazione collettiva, poli multifunzionali. E ancora, nuove funzioni di studentati e co-living, per rispondere alla forte domanda di alloggi a prezzi accessibili, che oggi rappresenta una delle criticità più sentite in città. Gli sforzi dell'amministrazione vanno riconosciuti, qualcosa si muove e questo è positivo. Ma è un momento di alzare lo sguardo, di passare da interventi puntuali ad una rigenerazione coordinata capace di trasformare il problema degli alberghi e delle colonie dismesse in un volano di crescita per Rimini".

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