Cronaca 12:11 | 11/06/2025 - Romagna

Violenza sulle donne, a Cattolica primo passo per la creazione di un tavolo permanente interistituzionale

Violenza contro le donne, a Cattolica il primo passo verso la creazione di un tavolo permanente interistituzionale per rafforzare la rete locale territoriale esistente e mettere in campo azioni concrete sul fronte della prevenzione e degli interventi in situazioni a rischio. Mercoledì scorso si è tenuto nella sala del Consiglio comunale di Palazzo Mancini a Cattolica, il primo incontro tra i Comuni, il Cav e l’Associazione Mondo Donna Onlus con l’obiettivo di istituire questo tavolo insieme a tutte le altre forze che ogni giorno si trovano ad affrontare il drammatico tema della violenza di genere, come i referenti dei Servizi Ausl, carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale.

“Il fine è quello di creare una rete in grado di relazionarsi e di individuare strategie condivise d’intervento sul contrasto alla violenza – ha affermato in apertura dei lavori l’Assessora Claudia Gabellini -. Dobbiamo condividere i percorsi formativi e le procedure di presa in cura delle donne che sopravvivono alla violenza. Come Comune, Cattolica sta lavorando assiduamente: i numeri delle donne in percorso è in crescita, in parte a causa dell’aumento del fenomeno ma anche perché la rete locale si sta rafforzando. Far sapere che esiste questa rete è importante perché in questo modo le vittime di violenza sanno a chi poter rivolgersi in tutta sicurezza. Anche la Regione Emilia-Romagna si sta impegnando molto aumentando i finanziamenti dedicati. Cattolica dal canto suo mette a disposizione sia la sede del Centro anti violenza che la Casa delle emergenze in collaborazione con il Pronto intervento sociale, le forze dell’ordine e il pronto soccorso per la messa in protezione in emergenza h24”.

L’Assessora Gabellini ha evidenziato l’impegno degli altri Comuni che “in questi anni hanno messo a disposizione degli sportelli per la gestione dei colloqui di donne che hanno difficoltà a raggiungere la sede di Cattolica, per avvicinarsi alle donne e facilitare l’accesso ai servizi”. Al momento, sono 6 gli sportelli decentrati. “Fare rete – ha ripreso l’Assessore Gabellini - è fondamentale: abbiamo fatto un primo incontro congiunto Cattolica-San Giovanni in Marignano con la presenza delle Forze dell’ordine, delle assistenti sociali e delle operatrici, per conoscere i servizi reciproci e coordinare le azioni di presa in carico e reale sostengo alle donne. E questa reciprocità deve esserci tra tutti gli attori di questo tavolo interistituzionale”.

“Il contrasto alla violenza sulle donne richiede una rete solida, coesa, capace di prendersi cura – concretamente e quotidianamente – di chi sta vivendo o ha vissuto situazioni di violenza, per garantire un intervento efficace e tempestivo - interviene la consigliera provinciale Barbara Di Natale -. Il nostro obiettivo deve essere quello di rafforzare il sistema territoriale, costruendo percorsi condivisi, mettendo in comune esperienze, strumenti, buone pratiche. Non possiamo permetterci di lasciare nessuna donna da sola. Come consigliera alle Pari Opportunità della Provincia di Rimini, rinnovo l’impegno dell’ente nel promuovere una cultura del rispetto, dell’uguaglianza e della non violenza, sostenendo ogni iniziativa volta a tutelare i diritti, la dignità e l’autodeterminazione delle donne”.

Loretta Michelini, presidente dell’associazione Mondodonna ha sottolineato come “ogni territorio dovrebbe avere un Cav o uno sportello antiviolenza, perché nessuna donna deve essere lasciata indietro. Bisogna spiegare alle donne che la cosa migliore è andare in un Cav in situazioni di violenza perché in questi centri c’è chi sostiene e accompagna la donna in tutto il percorso, dalla denuncia in poi, per fornire strumenti e risorse necessarie per sostenere un percorso giudiziario complesso. Il Cav lavora con professioniste e operatrici formate e competenti. Il servizio antiviolenza è peculiare richiede una formazione specifica: i Cav non si sovrappongono ai servizi sociali pur collaborando con essi. Il Cav distrettuale aderisce ad un protocollo con la Prefettura e le forze dell’ordine ma in questi tre anni si è incontrata una sola volta: le reti devono confrontarsi in maniera assidua e creare percorsi formativi. È molto importante la formazione e l’auto-formazione”.

All’incontro era presente anche Giovanna Casciola, coordinatrice del Cav che ha annunciato l’uscita di un bando regionale per l’apertura di nuovi sportelli “grazie al quale possiamo pensare di aprire altri centri”.

 

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