Cultura 15:44 | 08/11/2025 - Misano

Amplificatori anche al di fuori dell'Astra tutto esaurito per Marcello Veneziani

Tutto esaurito al teatro Astra con persone fuori, allestita in tutta fretta una cassa acustica, per ascoltare le riflessione di Marcello Veneziani  su Marx, Nietzsche e il tempo che verrà, in chiusura della rassegna Ecce Homo.

"Chi è il filosofo che più ha inciso nella storia mondiale e nel pensiero politico moderno? Karl Marx. Chi è il pensatore più letto, citato ed effigiato nel nostro tempo? Friedrich Nietzsche. Eccoli, i due autori e profeti che sconvolsero il mondo nel secolo passato, debordando dal pensiero nella vita e nella storia dei popoli. Immaginateli solo per un momento insieme, che si incontrano" cosi esordisce Veneziani durante la sua appassionata lezione. Ma quali sono le grandi differenze? Innanzitutto Marx è un pensatore sociale mentre Nietzsche è un pensatore esistenziale. La visione di Marx è una concezione materialistica, scientifica e dialettica della storia; la visione di Nietzsche è una concezione estetica, musicale, tragica e ludica del mondo. Il materialismo storico di Marx si fa vitalismo tragico in Nietzsche; Marx è un ideologo rivoluzionario, Nietzsche è un biosofo, cioè un pensatore della vita. Entrambi esaltano la lotta, il primato dell’azione, il divenire. Ma cosa resta di Marx e cosa rimane di Nietzsche, cosa è ancora vivo di loro, anche sotto falso nome o false vesti, e quale eredità lasciano al futuro che si profila. Oggi dice Veneziani, i nuovi proletari sono i migranti, l’operaismo cede al femminismo, l’uguaglianza alle diversità, la nuova lotta di liberazione riguarda i repressi, non gli oppressi, il nemico non è il padronato ma il patriarcato, non è più il capitalismo ma la tradizione. Quanto c’è di marxismo in tutto questo? E che legame c’è tra il superuomo di Nietzsche e il Superman occidentale: se “l’uomo va superato”, come profetizzò Zarathustra, il transumano, le mutazioni genetiche, il robot e l’Intelligenza artificiale sono i suoi frutti all’insegna della volontà di potenza? Il loro pensiero nacque all’ombra di Prometeo, ma cosa è successo, Prometeo si è liberato pure di loro, e ora si identifica con la tecnica scatenata, il suo nome si contrae in Proteo e il suo corpo si fa fluido e mutante?"

Domande che mordono sul nostro tempo e delineano un vero e proprio spartiacque. Veneziani invita a usare la loro eredità come strumento critico, non come clava ideologica. 

Cronaca