Tornano le presentazioni proposte dai lettori dei Gruppi di lettura della Biblioteca Gambalunga. Questi gruppi rappresentano una risorsa preziosa per la vita culturale della città: luoghi di incontro, dialogo e condivisione, dove il libro diventa strumento di riflessione e crescita collettiva. Il prossimo appuntamento è fissato per mercoledì 18 giugno alle ore 17, presso la Sala della Cineteca, con Roberta De Monticelli, che presenterà il suo saggio Umanità violata. La Palestina e l’inferno della ragione. L’autrice dialogherà con Mariolina Tentoni, curatrice dell’evento e coordinatrice del gruppo di lettura Viaggio alle sorgenti.
Il volume nasce da un viaggio in Palestina intrapreso nel 2023, che ha spinto De Monticelli a riflettere sul conflitto israelo-palestinese alla luce dei tragici eventi successivi al 7 ottobre. Ma ciò che accade in Palestina – terra culla delle tre religioni del Libro e della Legge – non è solo una questione locale: è una ferita aperta nella storia del mondo, un nodo filosofico e politico che interpella la coscienza collettiva. In quella terra si manifesta, in modo esemplare e tragico, il paradosso della legge: la tensione tra diritto, giustizia e forza.
Nel suo saggio, Roberta De Monticelli affronta queste domande con lo sguardo della filosofia: fino a dove può spingersi la forza? Quale giustizia vale la pena difendere? Esiste una Legge più alta di ogni altra? Qual è il ruolo della politica nel costruire un possibile futuro di pace? Le sue riflessioni intrecciano il presente con la storia del pensiero, richiamando figure come Mosè, Cristo, Agostino, Giustiniano, Cusano, Grozio, Freud, Thomas Mann e Jeanne Hersch.
Alla base del libro c’è anche l’urgenza di rompere il muro dell’indifferenza e di contrastare la rimozione collettiva di ciò che troppo spesso viene taciuto: l’arbitrio, la violenza, l’ingiustizia di un’occupazione che dura da 57 anni. Ma è anche un invito a non cedere alla disperazione, dando voce a quella fragile speranza che, sorprendentemente, continua a resistere: quella di generazioni di palestinesi e di una minoranza di ebrei israeliani che credono ancora nella possibilità della giustizia.