MIA HABIB dal 10 al 20 settembre in residenza creativa al Teatro Dimora di Mondaino per Psychedelic cave nell’ambito del progetto internazionale Italy-Norway Dance Residencies. Venerdì 19 settembre alle 18.30 piccolo aperitivo offerto - PROVA APERTA - a seguire, Il pane quotidiano a cura di Francesca Giuliani con la partecipazione di esperti e studiosi in tema di grotte e caverne.
Dal 10 al 20 settembre 2025 il Teatro Dimora di Mondaino accoglie in residenza l’artista norvegese Mia Habib per la ricerca e composizione del suo nuovo spettacolo Psychedelic cave.
La residenza si inserisce nel programma di scambio bilaterale Italy-Norway Dance Residencies, un progetto di collaborazione coordinato e sostenuto da NID Platform, MiC, PAHN_Performing Arts Hub Norway, Istituto Italiano di Cultura di Oslo e Reale Ambasciata di Norvegia a Roma che promuove scambi di residenze tra artisti italiani e norvegesi nel campo della danza. L’obiettivo è sviluppare un modello di residenza a lungo termine per le rispettive comunità, offrendo ai professionisti della danza l’opportunità di ricevere un sostegno per soggiorni di durata variabile sia in Italia che in Norvegia. Oltre a sostenere la ricerca e lo sviluppo di nuovi lavori, il progetto favorisce il dialogo tra le due scene coreografiche, incentivando la creazione di reti professionali e promuovendo collaborazioni future.
Con questa ricerca, la coreografa e danzatrice Mia Habib si interessa alla grotta come rifugio, spazio di comunità e luogo di rituali magici. Il punto di partenza di Psychedelic Cave è stato l’incontro con le pitture rupestri preistoriche delle grotte di Solsemhula, Skåren-Monsenhula, Refsvikhula, Chauvet, Lascaux, Niaux, Altamira e Fumane. È qui, nell’oscurità, tra segni, pietra e terra, che l’opera ha trovato il suo linguaggio.
Questo viaggio attraverso le grotte è stato condiviso sul palcoscenico con le performer Natanya Kjølås, Nina Wollny, Anja Müller e Laura Spottag Fog, con la light designer Ingeborg Olerud e con la compositrice e ricercatrice elettroacustica Giulia Vismara. Durante il processo, l’archeologo Hein Bjerck ha contribuito alla creazione con le sue conoscenze. Lungo il percorso, le artiste hanno incontrato anche altre forme del passato, tra cui il Rombo di Tuv, antico strumento musicale rituale dell’età della pietra, e la Venere di Willendorf.
Il lavoro risale a migliaia di anni fa, alle pitture rupestri, ma anche ai nostri giorni. Attraverso diverse lenti, parla di storie collettive di migrazione, oppressione e culture in via di estinzione. Psychedelic cave è un’opera di danza e musica interamente al femminile, pensata per uno spazio buio che richiama appunto l’interno di una grotta. Attraverso il movimento, le performer entrano in un’altra dimensione - nell’Altro Mondo - dove l’oscurità ospita carne e suoni demoniaci: i tabù cessano di esistere e si inscena un rituale che risveglia il demone interiore, liberando il potenziale nascosto dei corpi.
A chiudere la residenza, un'apertura pubblica permetterà di intravedere il lavoro in progress. L'appuntamento è per venerdì 19 settembre alle ore 18.30 al Teatro Dimora di Mondaino (info e prenotazioni: [email protected] / 331.9191041). Prima dello spettacolo, piccolo aperitivo offerto; dopo lo spettacolo, Francesca Giuliani guiderà un dialogo tra la compagnia, gli spettatori e le spettatrici nell’ambito di Il pane quotidiano. Moltiplicazione degli sguardi, al quale parteciperanno esperti e studiosi in tema di grotte e caverne: Chiara Zen, PhD in Scienze Preistoriche e Antropologiche presso l'Università di Ferrara per le Grotte di Fumane (VR) e Beatrice Biguzzi, dell'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Romagna per le Grotte di Onferno (RN) e Re Tiberio (RA).
Informazioni importanti per il pubblico: si consiglia di NON portare con sé giacche e borse nel luogo dove si svolge lo spettacolo (sarà possibile lasciarle all’ingresso del teatro) e togliere o spegnere eventuali orologi digitali che potrebbero emettere luce. Lo spettacolo si svolge nel buio più totale, quindi NON è adatto a chi soffre di claustrofobia o ha paura del buio. Lo spettacolo può essere particolarmente apprezzato dal pubblico con disabilità visive.
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Italy-Norway Dance Residencies è un’iniziativa sostenuta dall’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, dalla Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, dal Ministero della Cultura Italiana e da PAHN_Performing Arts Hub Norway.
I partner coinvolti sono, per l’Italia: Anghiari Dance Hub, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Fabbrica Europa, Fondazione I Teatri; per la Norvegia: Bærum Kulturhus – Dance in Southeast Norway, BIT Teatergarasjen, DansiT – Choreographic Center e Davvi – Centre for Performing Arts.
Il progetto proseguirà nel biennio 2026–2027. Nel frattempo, nel corso del 2024 e 2025 sono in fase di realizzazione otto residenze: quattro compagnie italiane ospitate in Norvegia e quattro compagnie norvegesi ospitate in Italia.