Opinioni 14:09 | 17/05/2025 - Rimini

Benaglia: "Il nuovo corso del Pd? Segretari decisi a scatola chiusa e tutto falso"

"Caro Diario, finalmente a Rimini sono stati eletti i nuovi vertici comunali e provinciali del Partito Democratico, il partito che guida la maggioranza in città e che decide le sorti del nostro comune. L’elezione è arrivata alla fine di un confronto partecipato degli iscritti, animato da discussioni dove hanno prevalso le idee sulle persone, la democrazia sulle correnti.

Ci sei cascato eh!

A parte il fatto che abbiamo dei nuovi segretari, il resto è tutto falso. Sono stati decisi nuovamente a scatola chiusa e certificati all’esterno con dei comunicati stampa. Non mi stupisco, l’esercizio della condivisione sulla scelta dei propri leader è cosa complessa e una cessione di sovranità quasi inconcepibile. Lo svuotamento dei circoli e delle loro funzioni è utile all’eliminazione della partecipazione, compito per altro riuscito in pieno in pochissimo tempo. Che sia chiaro, non contesto il decisionismo dopo una discussione e nemmeno l’assunzione di responsabilità di un leader che deve tirare la baracca facendo del proprio meglio per raggiungere un obiettivo. Conteso la gestione del potere in mano a pochi e soliti noti, che fanno e disfano a loro piacimento, premiando la fedeltà come valore fondante di un rapporto politico.

Questo sistema ha allontanato il partito dalla gente e dalle persone, chiudendolo in un cerchio autoreferenziale alimentato da una superiorità morale stantia e un passato glorioso di vere lotte sociali. Passato ormai decisamente sbiadito. La gente è stanca, gli iscritti non capiscono quale sia il vantaggio di partecipare alla vita del partito se poi è tutto già deciso in altre stanze.

È stato stilato un regolamento sulla gestione del congresso, vorrei sapere a cosa sia servito farlo se poi la decisione è quella di andare con una sola lista già concordata tra le parti. Mi sarei aspettato un confronto aperto e volendo anche duro, dove poter esprimere perplessità e le problematiche quotidiane dei territori. Con questa modalità si finge una democratica scelta per acclamazione, quando in realtà pochi elevati hanno deciso per tutti".

Stefano Benaglia

Caro Diario, il disincanto della partecipazione alla vita pubblica, alla politica e all’interesse della propria comunità è figlio di questo modo di fare e di porsi verso i cittadini e gli elettori. Finché a governare questa città ci saranno incompetenti e assessori che minacciano cittadini, dove la discussione viene bollata come lesa maestà e i problemi nascosti sotto al tappeto, non riusciremo mai a parlare dei problemi e a risollevare il destino nefasto che ci siamo costruiti.

 

“Tempi facili creano uomini deboli. Uomini deboli, creano tempi difficili”

Secondo te, Caro Diario, a che punto della storia siamo? 

 

Stefano Benaglia

Cronaca