A seguito delle notizie circolate negli ultimi giorni in merito alle vicende giudiziarie di una consigliera comunale ed ai riflessi di queste sulla procedura riguardante una presunta causa di incompatibilità riguardante una consigliera comunale, l'amministrazione comunale di Riccione ritiene doveroso fornire alcune precisazioni.
La causa di cui è stata data notizia nel fine settimana riguardava esclusivamente un procedimento di natura contabile/amministrativa tra la consigliera e Pmr, la società pubblica già denominata Agenzia Mobilità. Tale giudizio, conclusosi con un pronunciamento della Sezione Centrale d’Appello della Corte dei Conti, non ha alcun collegamento con le cause civili attualmente pendenti tra la consigliera e il Comune di Riccione.
Né tantomeno tale sentenza ha alcuna incidenza sul procedimento in corso da parte del Consiglio comunale per la valutazione dell'eventuale incompatibilità della consigliera con il suo incarico.
Per una completa comprensione della situazione che ha portato all'attuale procedimento di incompatibilità, ecco i dettagli fondamentali:
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La consigliera, in qualità di ex sindaca, ha richiesto e ottenuto il rimborso di 87.135, 13 euro per spese legali sostenute in vari procedimenti penali, procedimenti del tutto differenti dalla causa trattata davanti alla Corte dei Conti per presunto danno erariale.
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Successivamente, la compagnia assicurativa del Comune ha rifiutato di rimborsare all'Ente tali somme. La motivazione principale è che gli esiti delle sentenze dei vari procedimenti non soddisfacevano i requisiti per la copertura assicurativa, ovvero l'assoluzione o l'archiviazione, come indicato dalla normativa vigente.
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Il Comune di Riccione, che aveva anticipato tali somme alla consigliera, ha tentato un recupero bonario degli importi senza successo.
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A fronte del mancato rimborso, l'Amministrazione ha avviato un'azione giudiziaria per ottenere quanto dovuto.
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In presenza di una lite pendente tra la consigliera e il Comune, il Consiglio comunale ha avviato la procedura per la valutazione dell'eventuale causa di incompatibilità.
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Il Comune di Riccione ha richiesto un parere al ministero dell'Interno, che ha ritenuto non sussistenti esimenti, specificando che le controversie in corso non sono collegate all'esercizio del mandato amministrativo, ma attengono a responsabilità di natura personale. Tale parere, è importante precisarlo, non ha carattere obbligatorio né vincolante ma è comunque stato richiesto dall'Amministrazione comunale.
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L'amministrazione comunale ha preso atto, per il tramite della Prefettura di Rimini, che la consigliera comunale ha chiesto un nuovo parere al Ministero dell'Interno sulla questione. In attesa di tale riscontro, il Consiglio comunale ha rinviato la trattazione della pratica.
L'Amministrazione comunale conferma la volontà di agire nel pieno rispetto delle normative vigenti, garantendo trasparenza e correttezza istituzionale, e respinge ogni tentativo di confusione tra procedimenti distinti che coinvolgono soggetti diversi e con presupposti giuridici non sovrapponibili.