"È gravissimo quanto accaduto nei giorni scorsi con la fuga di Andrea Cavallari, condannato in via definitiva a quasi 12 anni per la strage della discoteca 'Lanterna Azzurra' di Corinaldo. Non solo un soggetto riconosciuto colpevole di omicidio preterintenzionale plurimo è riuscito ad allontanarsi senza scorta durante un permesso premio, ma da allora risulta irreperibile. Un fatto inaccettabile che mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella giustizia.
Abbiamo prontamente presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della Giustizia per chiedere conto delle modalità con cui è stato concesso il permesso a Cavallari, che gli ha consentito di uscire dal carcere per discutere la tesi di laurea senza alcun accompagnamento delle forze dell’ordine. Dopo la cerimonia, Cavallari ha fatto perdere le proprie tracce.
È doveroso capire se siano state adeguatamente valutate le condizioni per la concessione del beneficio e, soprattutto, perché non sia stato disposto alcun controllo o misura di localizzazione, nonostante la gravità dei reati per cui Cavallari era stato condannato. Questo episodio solleva interrogativi profondi sull’efficacia e sulla coerenza del sistema di sorveglianza e concessione dei permessi premio.
Non possiamo permettere che tragedie come quella di Corinaldo siano seguite da gestioni così superficiali nei confronti dei responsabili. Occorre rispetto per le vittime e per le loro famiglie, ma anche rigore istituzionale. Chiediamo che il Governo chiarisca immediatamente e che si attivino tutte le misure necessarie per assicurare Cavallari alla giustizia".
Così in una nota il senatore pentastellato Marco Croatti e la deputata M5S Stefania Ascari.