“La premier Meloni a Rimini racconta un Paese che non c'è, dimostrando una volta di più lo scollamento profondo esistente tra il suo governo e le esigenze e i bisogni dei cittadini. Nel Paese immaginario di Giorgia Meloni i nemici sono i magistrati e i migranti mentre all’estero, grazie al suo governo, saremmo visti come un modello da copiare con un ruolo importante nello scacchiere internazionale. Nel Paese reale invece c’è un governo zerbino e pavido, spettatore silenzioso di un genocidio e piegato ai voleri di Trump e Netanyahu; ci sono quasi 6 milioni di italiani in condizione di povertà assoluta mentre si buttano miliardi in armamenti. Nel Paese reale servono interventi urgenti di manutenzione sulle infrastrutture viarie ma il governo Meloni spende miliardi nel ponte sullo stretto.
Nel regno di Meloni si sostengono le lobby, i grandi poteri economici, le banche, i signori dell’azzardo e si abbandonano le piccole imprese al loro destino. Dentro il blindatissimo palazzo dei congressi di Rimini Giorgia Meloni si commuove, fuori i cittadini piangono.”
Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.