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“La crisi morde le famiglie italiane e la perdita del potere d’acquisto, costantemente eroso dall’inflazione, le porta a ridurre o addirittura eliminare tutti i consumi non essenziali. Le vacanze sono le prime voci di spesa sacrificate; questo ha impatti profondi sulla nostra Riviera. I nuclei a basso reddito rinunciano totalmente mentre molte altre famiglie, vista l’incertezza, riducono significativamente la durata delle vacanze.
Il rialzo delle spese obbligate, beni alimentari e carrello della spesa, non accennano infatti ad invertire la loro rotta: secondo l’Unione Nazionale Consumatori l'inflazione ha portato ad un rialzo complessivo annuo della spesa pari a 630 euro per le famiglie con due figli.
Una stangata con effetti socioeconomici a catena contro cui questo governo non ha mosso un dito, preferendo adottare politiche sempre più moltiplicatrici di disuguaglianze: a fronte di quasi 6 milioni di italiani in condizione di povertà assoluta la destra investe montagne di risorse sulle armi e si schiera al fianco delle lobby più potenti.
Gli effetti sulla nostra Riviera, che ha anche un tipo di turismo estivo poco segmentato e di tipo popolare, sono dirompenti e ne vediamo gli effetti critici soprattutto per una stagionalità diventata a due velocità: spiagge affollate nei weekend e meno popolate nelle finestre feriali con conseguente sottoutilizzo delle strutture.
La necessità di modificare, innovare, rendere nuovamente attrattiva la nostra offerta turistica rappresenta una priorità, resa ancora più urgente dalla situazione socioeconomica e da un esecutivo che abbandona le famiglie italiane e non sostiene il comparto turistico e le sue imprese. Non possiamo perdere ulteriore tempo in Riviera per rafforzare le nicchie di mercato, puntare sullo sviluppo di un turismo internazionale più propenso a spese lunghe e di qualità e a un turismo esperienziale. Dobbiamo agire, con o senza il sostegno di questo pessimo governo”.
Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.
