Politica 15:44 | 05/12/2025 - Dall'Italia

Marcello (FdI): “Scelta incomprensibile dell’Università di Bologna. La Regione intervenga: serve ristabilire collaborazione e buon senso

 “Una decisione presa in modo unilaterale e senza alcun confronto con le istituzioni. Quanto accaduto all’Università di Bologna non solo interrompe un percorso formativo che aveva funzionato per anni, ma mette a rischio un rapporto di collaborazione tra mondo accademico e Forze Armate che altrove continua a produrre risultati eccellenti”.

Così il consigliere regionale Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) commenta la mancata attivazione del corso universitario destinato agli ufficiali dell’Accademia Militare di Modena, dopo che il Dipartimento di Filosofia dell’Ateneo ha comunicato il venir meno delle condizioni per proseguire la convenzione.

“Parliamo – spiega Marcello – di un percorso consolidato, già attivato negli anni scorsi senza alcun problema. Stavolta invece il Dipartimento ha deciso in totale autonomia, senza coinvolgere né il Rettorato né le istituzioni territoriali. Una scelta che ha creato disorientamento nei quindici giovani ufficiali assegnati al percorso e ha suscitato la reazione del Ministero della Difesa, del Ministero dell’Università, fino all’intervento del Ministro dell’Interno che ha ricordato come un Ateneo pubblico non possa essere gestito come una sezione di partito”. “È un caso isolato – prosegue – che rischia di incrinare quel rapporto di fiducia e collaborazione che in Emilia-Romagna ha portato negli anni alla nascita di tavoli tecnici congiunti tra università, sistema sanitario, enti formativi e Forze Armate.” Per questo Marcello ha presentato una interpellanza alla Giunta regionale chiedendo di attivarsi “presso l’Università di Bologna affinché la decisione venga rivalutata, favorendo un chiarimento che permetta di ripristinare una collaborazione stabile, trasparente e priva di pregiudizi”. Il consigliere propone inoltre l’istituzione di un Tavolo tecnico regionale che coinvolga Atenei, Regione, ER.GO, sistema sanitario e Forze Armate: “Un luogo di coordinamento – precisa – per garantire continuità ai percorsi formativi, evitare nuovi casi di incomprensione e valorizzare l’Emilia-Romagna come territorio che crede nella formazione, nella ricerca e nel ruolo delle istituzioni dello Stato”.

“Lavoriamo – conclude Marcello – per ristabilire buon senso, collaborazione e rispetto reciproco. Le Forze Armate servono lo Stato, e un grande Ateneo pubblico come Bologna non può permettersi di chiudere porte che il resto del Paese continua ad aprire”.

Cronaca