Petitti (PD); al via ieri i lavori della commissione “Partecipazione” dell’Emilia-Romagna presieduta dalla consigliera riminese. 122 progetti già approvati e 670 mila euro per il prossimo triennio.
Dl elezioni sciagura da scongiurare, azzererebbe la partecipazione. In provincia Rimini, Riccione, Santarcangelo, Cattolica e Bellaria eleggerebbero sindaco solo con il 40%
“Una provocazione inaccettabile del centro destra che mina la partecipazione civica” così la consigliera regionale Emma Petitti (Pd) sull’emendamento siglato dai capigruppo di maggioranza al Senato, che punta ad abbassare al 40% la soglia dei consensi oltre la quale non si va a ballottaggio nei Comuni sopra i 15mila abitanti. "Per la provincia di Rimini – continua la Petitti – significherebbe che i due comuni più popolosi al voto tra poco più di un anno, Rimini e Riccione, nonché Cattolica, potrebbero eleggere il sindaco solo con il 40% delle preferenze, eliminando eventuali ballottaggi (e in prospettiva il dl toccherebbe anche Santarcangelo e Bellaria – Igea marina). Una sciagura a cui opporsi in ogni modo, e un segnale gravissimo di disimpegno alla partecipazione pubblica, già in crisi negli ultimi anni, a cui invece come Regione Emilia-Romagna stiamo cercando di dare ossigeno e sostegno”.
Al via ieri i lavori della Commissione VII “Statuto e Partecipazione”
“La migliore risposta arriva dalla prima seduta della Commissione VII “Statuto e Partecipazione” in cui abbiamo discusso degli investimenti e dei progetti per sostenere la partecipazione civica e sociale dei nostri territori. Già 122 i progetti approvati, con la prospettiva di sviluppo ulteriore grazie ai 670 mila euro che la Regione investirà per il triennio 2025-2027. Un segnale concreto per investire e creare spazi di confronto e partecipazione, dove le comunità possano contribuire alla costruzione di politiche che rispondano alle loro esigenze e promuovano l'equità .