Rimini ha risposto con forza allo sciopero generale dei sindacati di base: oltre 2000 persone hanno attraversato la città, parte di un’ondata nazionale che ha coinvolto oltre 80 piazze in Italia.Il genocidio in Palestina non è un "conflitto locale": rappresenta la fase politica attuale. Israele, punta avanzata del sistema imperialista, è laboratorio di armi, sorveglianza e repressione esportati globalmente. USA e UE finanziano, armando e proteggendo Israele. Chi bombarda Gaza fa parte di un sistema globale di precarietà, austerità e guerra.L’Unione Europea sceglie la guerra e il riarmo, a scapito di sanità, scuola e welfare. Il Governo Meloni è complice del genocidio: Leonardo, Fincantieri, Eni lucrano sulle guerre; porti e basi militari rendono il territorio snodo NATO. Governi di destra e centrosinistra hanno votato missioni, finanziato industria bellica e mantenuto rapporti con Israele, complici della stessa macchina di genocidio e sfruttamento.Guerra all’estero e crisi economica sono due facce della stessa medaglia.Comune e Regione interrompano subito ogni rapporto con Israele. Nessun gemellaggio, collaborazione o partnership con chi devasta un popolo.O si sta con chi resiste al genocidio, o si è complici.Il 22 settembre è stato l’inizio di un nuovo movimento di protesta. Serve un blocco sociale organizzato tra portuali, studenti, operai, impiegati e resistenti.