Politica 13:32 | 14/10/2025 - Romagna

San Marino-Dibattito su riforma Igr: maggioranza divisa. C’è chi apre a nuove modifiche, ma ciò non trova riscontro nei fatti

Una rappresentazione oggettiva delle difficoltà che incontra il Sindacato nel confronto con la maggioranza è stato il tratto distintivo del dibattito di lunedì sera alla sala di Montelupo, gremita di persone, dove i Segretari delle tre Organizzazioni Sindacali si sono confrontati - in un acceso dibattito in cui sono intervenuti anche molti lavoratori e cittadini - con due rappresentanti della maggioranza, i Consiglieri Gian Nicola Berti di AR e Guerrino Zanotti di Libera.

Negli interventi dei due politici sono emerse due posizioni con alcune sostanziali differenze: da parte del Consigliere Berti la strenua difesa del progetto di legge, nonostante le tabelle che il Sindacato ha illustrato e che dimostrano le iniquità di molti punti del progetto di legge; Guerrino Zanotti ha manifestato a più riprese la disponibilità a portare nuove modifiche al progetto di legge per accogliere le richieste Sindacali; una disponibilità ripetuta da tempo che tuttavia ha prodotto risultati del tutto parziali.

Intanto il tempo stringe; anche nell'ultimo incontro, la maggioranza ha confermato l'intenzione di portare in seconda lettura il PdL nella sessione di fine ottobre/inizio novembre. Il provvedimento, per essere ulteriormente emendato nell'aula Consigliare, ha necessità della firma di almeno 39 Consiglieri. L'interrogativo rimane tuttora irrisolto: la maggioranza accetterà di correggere sostanzialmente il progetto di legge con nuovi emendamenti in così poco tempo?

A seguito dei due Scioperi Generali e della forte voce che si è levata dalla Piazza affollata da migliaia di lavoratrici, lavoratori e cittadini, il confronto che si è aperto ha portato ad alcune modifiche migliorative, che però sono ben lungi dall'aver prodotto una Riforma improntata all'equità e alla tutela dei redditi medio bassi, e dove permane la discriminazione per i lavoratori frontalieri.

I Segretari Generali dei tre Sindacati hanno insistito sui punti che ancora non hanno trovato soluzione; tra questi, la proporzionalità della quota SMAC anche per i redditi bassi. Ad esempio, non è possibile che redditi pari a 15mila euro annui debbano smaccare 5mila euro.

Dal pubblico è arrivata la testimonianza eloquente di una delle tante situazioni in cui questo obbligo è insostenibile; un pensionato al minimo, che percepisce un reddito intorno ai 1050 euro al mese e paga la badante una cifra superiore alla stessa pensione, dove trova i soldi per smaccare i 5mila euro?

Non va meglio alle numerose lavoratrici part-time: tra loro, una non residente testimonia come, con meno di 1.000 euro al mese, sia ormai impossibile far fronte alle spese quotidiane. Un passo in avanti, ma non sufficiente, sono l'innalzamento della quota di carburante fino a 1.500 euro e l'inclusione delle assicurazioni auto e delle utenze domestiche.

Il nodo frontalieri resta irrisolto in tutta la sua gravità. Dalla serata di lunedì non è emersa la concreta volontà della maggioranza di eliminare la disparità di trattamento che si produce con il progetto di legge. San Marino è probabilmente il Paese al mondo con la più alta percentuale di frontalieri rispetto alla forza lavoro, almeno un terzo: perderne anche solo una parte sarebbe a dir poco deleterio per l'economia sammarinese; ciò comporterebbe, nella migliore delle ipotesi, non solo il rallentamento dei cicli produttivi, ma anche un’eventuale maggiore pressione fiscale sui residenti in un futuro prossimo!

Nella tabella allegata si riporta il confronto sugli effetti della riforma tra lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti e pensionati; va precisato che i redditi da lavoro autonomo sono al netto dei contributi, mentre i redditi dei dipendenti sono lordi, per cui va sottratto circa un 10%.

Le iniziative di mobilitazione proseguono:

·    oggi, martedì 14 ottobre, è in programma il primo sit-in dei Rappresentanti sindacali, davanti alla sede del PDCS, con la richiesta di incontrare la stessa forza politica;

·    mercoledì 15 ottobre davanti a Libera;

·    giovedì 16 ottobre davanti al PSD;

·   venerdì 17 ottobre davanti ad Alleanza Riformista.

Nell'Attivo dei Rappresentanti Sindacali di CSdL, CDLS e USL di oggi pomeriggio al Teatro Concordia di Borgo verrà illustrato l'esito dell'incontro di lunedì mattina con la maggioranza e il Governo, e verranno decise le nuove iniziative di mobilitazione, che, se necessario, saranno ancora più incisive.

CSdL - CDLS - USL

 

 

Cronaca