È stato inaugurato oggi pomeriggio (giovedì 12 giugno) il casello dell’ex ferrovia Santarcangelo-Urbino in via Celletta dell’Olio dopo l’intervento di riqualificazione – finanziato dal Pnrr per 450mila euro – finalizzato ad ospitare il progetto “housing first”.
L’immobile – che si trova in via Celletta dell’Olio 649 – accoglierà infatti persone senza fissa dimora, in situazioni di marginalità e di povertà estrema, con l’obiettivo di impostare insieme a loro un percorso di accompagnamento sociale verso il recupero della propria autonomia e di ricostruzione dei legami con la comunità: sarà così possibile aumentare il totale dei posti disponibili per il progetto housing first a Santarcangelo.
Il casello, primo dei due destinati a iniziative e progetti sociali, è stato intitolato in memoria di Marina Sartore, conosciuta da tutti come Maria, che ha vissuto per tanti anni a Santarcangelo – dove era possibile ascoltarla spesso suonare l’organetto tra le vie del Combarbio e piazza Ganganelli – fino a quando è venuta a mancare nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2024.
L’ex casello di via Celletta dell’Olio è stato completamente ristrutturato grazie ai fondi del Pnrr – 450mila euro su 574mila totali – nell’ambito di un progetto presentato e realizzato dal Comune di Santarcangelo in collaborazione con Acer, il distretto socio-sanitario di Rimini e l’Unione di Comuni Valmarecchia.
Al momento di inaugurazione sono intervenuti per il Comune il sindaco Filippo Sacchetti, la vice sindaca con delega ai Lavori pubblici, Michela Mussoni, e l’assessore ai Servizi alla persona, Inclusione e innovazione sociale, Welfare di comunità e social housing, Filippo Borghesi. Presenti inoltre la presidente facente funzione di Acer, Claudia Corsini, il presidente del distretto socio-sanitario di Rimini, Kristian Gianfreda, la consigliera regionale Alice Parma e la consigliera provinciale delegata, Ottavia Borghesi.
Dopo gli interventi istituzionali di fronte a oltre 40 persone e il taglio del nastro, i partecipanti hanno effettuato un breve sopralluogo nelle stanze dell’edificio, al termine del quale si è tenuto un piccolo momento di ristoro per festeggiare la conclusione dei lavori e l’avvio a tutti gli effetti del progetto housing first.
“Operazioni come questa – ha dichiarato il sindaco Filippo Sacchetti – dimostrano l’importanza del fare squadra e di intessere reti e relazioni per riuscire a dare risposte concrete e dirette ai bisogni delle nostre comunità. Rigenerare spazi e immobili dando loro una nuova vita che migliori la condizione delle persone in difficoltà sta diventando una bella tradizione per Santarcangelo. Gli esempi iniziano a essere diversi: solo per citare uno degli ultimi, l’immobile confiscato alla criminalità organizzata che ora ospita una comunità per reinserire nella società ragazzi fra i 18 e i 21 anni provenienti da un passato di fragilità. In questo caso abbiamo pensato ai senza fissa dimora e abbiamo deciso di destinare l’ex casello all’accoglienza di donne e uomini in situazioni di marginalità e di povertà estrema, con l’obiettivo di impostare insieme a loro un percorso di accompagnamento sociale verso il recupero della propria autonomia e di ricostruzione dei legami con la comunità. Sarà così possibile aumentare il totale dei posti disponibili per il progetto housing first a Santarcangelo – conclude il sindaco – e per questo ringrazio tutti gli enti e le persone che hanno reso possibile portare a termine questo percorso, che oggi celebriamo con un momento di festa collettivo”.
Per Kristian Gianfreda, Assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini e presidente del distretto socio-sanitario di Rimini, “Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come le istituzioni possano fare rete per contrastare povertà e marginalità, due temi che soprattutto in un contesto come quello odierno devono essere le vere priorità di qualsiasi agenda amministrativa e politica. Anche a Rimini, proprio di recente, abbiamo inaugurato il nuovo Centro Servizi di via De Warthema, un presidio importante, possibile grazie al Pnrr, per offrire sostegno alle persone senza tetto e più in difficoltà. Ogni tassello è prezioso e in grado di incidere, ed è così che si crea vero welfare di prossimità: unendo risorse, visione e territori per costruire un futuro dignitoso per tutte e tutti”.
“Siamo molto orgogliosi di questo intervento – ha dichiarato la presidente facente funzione di Acer, Claudia Corsini – soprattutto per aver gestito in maniera brillantemente efficiente ed efficace i fondi Pnrr, con un lavoro accurato e condiviso tra Acer e Amministrazione comunale. Interventi di questo genere sono la vera mission di Acer che intende tenere insieme inclusione, qualità dell’abitare e cultura di comunità”.