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Venerdì 19 settembre mobilitazione CGIL per Gaza in tutta Italia.
Il silenzio che avvolge le cancellerie europee e le istituzioni internazionali suona come un’assunzione di corresponsabilità. Non basta invocare in modo vago una “tregua” o una “sospensione delle ostilità”: occorre chiamare i responsabili con il loro nome, fermare il commercio di armi, attivare immediatamente corridoi umanitari. La macchina bellica israeliana colpisce indistintamente scuole, ospedali e abitazioni civili. Dietro la retorica della “sicurezza” restano solo rovine e un massacro alla luce del sole. Quanto ancora si deve attendere? Quante vittime estratte dalle macerie dei palazzi bombardati serviranno perché la comunità internazionale trovi il coraggio di usare le parole adeguate? Non si tratta di un conflitto tra forze equivalenti, ma di un’aggressione sanguinaria messa in atto da uno degli eserciti più potenti del mondo contro una popolazione inerme e assediata.
È per questo che la CGIL, dopo la mobilitazione del 6 settembre, ha scelto di tornare in piazza in tutta Italia per sollecitare il nostro Governo a prendere finalmente una posizione chiara e ad assumere decisioni concrete nei confronti dell’esecutivo israeliano. Bisogna ribadire l’urgenza di interrompere ogni azione militare nella Striscia, istituire corridoi umanitari, proteggere la popolazione civile e garantire la sicurezza delle missioni umanitarie attualmente operative, inclusa la Global Sumud Flottilla, come priorità inderogabili.
A Rimini, venerdì 19 settembre, si svolgerà uno SCIOPERO nelle ultime quattro ore di ciascun turno (con esclusione dei settori regolati dalla Legge 146/1990), accompagnato da un PRESIDIO a partire dalle ore 17.30 davanti alla Prefettura di Rimini, in via IV Novembre 40.
Lavoratrici, lavoratori e cittadinanza tutta sono invitati a partecipare.
