Cultura 16:07 | 14/05/2025 - Rimini

Nella giornata internazionale della famiglia del 15 maggio, la Cdls chiede cambiamenti e modernizzazione

Dal 1993 l’Onu ha istituito la Giornata Internazionale della Famiglia, che si celebra ogni 15 maggio per celebrare il ruolo fondamentale della famiglia ed al contempo per diffondere una maggiore consapevolezza a livello globale in merito ai processi sociali, economici e demografici che coinvolgono le famiglie nel mondo.

È prioritaria infatti un’analisi che rifletta in primis sui cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni sia nella struttura che nella composizione dei nuclei familiari: assistiamo infatti, anche nel nostro Paese, ad un aumento costante del numero dei nuclei familiari, con le famiglie composte da uno o due componenti che risultano essere in numero maggiore ed in costante crescita rispetto agli altri nuclei familiari composti da un numero più alto di familiari conviventi.

“Oggi essere madre, lavoratrice è una sfida quotidiana – dice Michela Serra, CDLS -, il tempo sembra non bastare mai e conciliare tutto, lavoro casa e figli, richiede forza, organizzazione e spesso anche qualche rinuncia. Ma la verità è che non dovrebbe essere così difficile”. 

Per la Funzionaria del Pubblico Impiego “Servono aiuti concreti: orari flessibili, asili accessibili e congedi equi. Un sistema che non penalizzi chi decide di avere figli. Perché se continuiamo a parlare di denatalità, senza supportare chi i figli li ha, o vorrebbe averli, rischiamo di non costruire davvero nulla per il futuro”. 

Sulla stessa onda anche Francesca Guiducci, della Federazione Servizi CDLS, anche lei alle prese con quella che definisce una “famiglia che è cambiata, non più basata su un nucleo tradizionale. Ci sono genitori separati, madri single. Ci troviamo a vivere nuove forme di famiglia, con relativo sbilanciamento delle responsabilità. 

“Ecco che in questa nuova dimensione-conclude la Funzionaria CDLS - sono e saranno sempre più fondamentali fattori quali l’equilibrio vita – lavoro e più in generale l’implementazione e la flessibilità dei servizi a supporto della genitorialità”.

Per la CDLS è imprescindibile, al riguardo, promuovere a livello culturale il concetto di ‘paternità attiva’, finalizzata al raggiungimento di una maggiore equità di genere all’interno della famiglia e ad una più equa distribuzione dei compiti e delle responsabilità legate alla cura di figli o persone anziane all’interno del nucleo familiare. Infine, anche gli stessi strumenti a sostegno della genitorialità, devono necessariamente partire da un’impostazione nuova che veda un coinvolgimento sempre più ampio di entrambi le figure genitoriali.