Negli ultimi giorni la presenza del lupo nel territorio riminese è stata trattata come un’emergenza, spesso accompagnata da titoli allarmistici e paura diffusa. In realtà, il lupo è parte integrante della fauna selvatica italiana e la sua presenza è un fenomeno naturale, frutto della riconquista degli habitat e di una gestione ambientale corretta. Il problema non è il predatore: è il territorio. Per anni la politica locale – in particolare chi governa Rimini da oltre vent’anni – ha concentrato energie e investimenti sulla costa, lasciando indietro l’entroterra: borghi svuotati, agricoltura marginalizzata, servizi ridotti, manutenzione dei boschi insufficiente. In un territorio così indebolito, anche la normale dinamica della fauna selvatica viene percepita come un’emergenza.
I principali rappresentanti politici locali – il senatore Gnassi, il sindaco Jamil Sadegholvaad e la consigliera regionale Parma – hanno scelto risposte emotive, cercando di rassicurare la cittadinanza senza fornire strumenti concreti di conoscenza e convivenza. Questo approccio rischia di alimentare confusione e ansia, invece di promuovere un dibattito pubblico serio e informato. Il lupo è un indicatore ecologico: segnala gestione forestale discontinua, agricoltura non sostenuta e proliferazione incontrollata di alcune specie. Non è il lupo ad aver cambiato comportamento, ma il territorio ad aver perso equilibrio. Serve una gestione integrata del territorio, che tenga insieme fauna, acqua, agricoltura ed economia locale: dati trasparenti, monitoraggi seri, corridoi ecologici, interventi sulle aree fragili e politiche che prevengono invece di inseguire le emergenze. La ricucitura tra città e campagna passa da trasporti pubblici funzionanti, servizi nei borghi, manutenzione dei boschi e sostegno all’agricoltura sostenibile. Quando l’entroterra vive, anche la fauna trova il suo equilibrio senza conflitti con le attività umane. Come ricordano educatori e tecnici, tra cui Pietro Santucci del Parco Nazionale d’Abruzzo, la sicurezza nasce dalla conoscenza, non dal sensazionalismo. Il lupo non minaccia Rimini. La vera minaccia è una politica che governa la percezione invece del territorio, che usa la paura al posto della conoscenza e la propaganda al posto della politica.
Potere al Popolo Rimini invita istituzioni e cittadini a sostenere una gestione della fauna selvatica basata su conoscenza, rispetto e responsabilità, opponendosi alla strumentalizzazione politica di un fenomeno naturale.

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