Potere al Popolo Rimini respinge con decisione il secondo tratto del Metromare, un’infrastruttura lunga oltre 4 km che correrà parallela alla ferrovia esistente, con un costo superiore a 54 milioni di euro. Impatti ambientali e consumo di suolo. Il progetto prevede la costruzione ex novo di una corsia protetta su terreni in parte verdi o non urbanizzati, non la riqualificazione di strade esistenti. Questo comporta:
Spianamento del terreno e realizzazione di piattaforme in cemento e asfalto
Due nuovi ponti sul porto canale e sul fiume Marecchia, con cantieri ad alto impatto
Sei nuove fermate, sottopassi e sottovia con importanti scavi e muri di contenimento
Questi interventi causeranno un forte consumo di suolo e cementificazione, distruggendo aree verdi e aggravando l’impatto ambientale di un territorio già fragile.
Una falsa transizione ecologica
È paradossale parlare di sostenibilità quando si duplica una ferrovia già funzionale invece di potenziarla con più corse o fermate dedicate. Si spreca denaro pubblico in un’opera costosa, invasiva e dai benefici dubbi.
Nonostante le perplessità, Comune e PMR spingono al rispetto delle scadenze del PNRR, mettendo a rischio la qualità dell’aria, il paesaggio urbano e la vivibilità dei quartieri.
Potere al Popolo Rimini chiede: Il blocco immediato del progetto. L’uso dei fondi per potenziare la linea ferroviaria esistente, integrata con i quartieri. Un piano urbano della mobilità partecipato, basato su bici, bus urbani e servizi accessibili. Massima trasparenza negli appalti e nell’uso delle risorse pubbliche. Rimini ha bisogno di aria pulita, non di cemento inutile.
Francesco Vittori
Portavoce provinciale
Potere al popolo Rimini