OaSì – Insieme per le valli APS annuncia le dimissioni del proprio vicepresidente, professor Riccardo Santolini docente di Ecologia, Educazione ambientale e Sostenibilità presso l’Università di Urbino di cui è delegato per il Parco, dall’incarico di presidente della Consulta del Parco Sasso Simone e Simoncello in disaccordo con la decisione prese dall’Ente in relazione alle nomine del GAL.
“In riferimento alle recenti nomine del GAL – scrive Santolini – pur consapevole di una strategia forse di ampliamento del Parco, le scelte non mi possono trovare d’accordo nei confronti di una impostazione che nel suo cinismo supera i limiti della mia (e credo non solo mia) coerenza, deontologia e rispetto per la Valle e per la sua popolazione, di cui il Parco è elemento chiave e vitale. Per questo motivo mi trovo nelle condizioni di dimettermi dalla carica di Presidente e dalla Consulta del Parco”.
OaSì – Insieme per le valli APS, associazione di tutela ambientale e promozione del territorio che opera in Valmarecchia altresì ritiene: “preoccupanti le recenti nomine ai vertici del GAL, ente pubblico-privato che determina scelte fondamentali sul futuro delle Valli, con l’inserimento di due figure apicali che rappresentano modelli di sviluppo turistico ed industriale incompatibili con la visione della nostra associazione per il futuro delle Valli Marecchia e Conca, che riteniamo debba essere improntato alla sostenibilità e alla creazione di condizioni di sviluppo compatibili con l’ambiente.
Proprio l’ambiente - a nostro parere - è risorsa per lo sviluppo assieme a decise politiche di valorizzazione e recupero del patrimonio storico-culturale e soprattutto alla riattivazione dei servizi per i cittadini, traino fondamentale per la sopravvivenza dei territori collinari e montani. In particolare la Valmarecchia, cornice del nostro impegno volontario, mostra attraverso evidenze scientifiche insindacabili in cui l’Università di Urbino ha avuto un ruolo importante anche con progetti Life, un valore naturalistico talmente elevato da potere imporre una tutela ambientale ancora maggiore a beneficio di tutta la collettività e una gestione ecosostenibile della biodiversità e delle risorse idriche, di suolo e paesaggio.
Auspichiamo per il nostro territorio un futuro come avamposto ed esempio concreto di economia verde dove i cittadini, le istituzioni e il mondo economico uniscono gli sforzi per una visione condivisa. La transizione ecologica apre scenari formidabili, se adeguatamente sostenuti dalla volontà dei decisori e rappresenta una sfida per chi vuole davvero bene a questo territorio. Con l’auspicio che i forti segnali arrivati nel post-nomine possano sensibilizzare i vertici nominati ad una gestione del GAL più vicina alle esigenze della collettività e dell’ambiente, come Associazione di volontariato continueremo ad impegnarci per la tutela di questi territori dalla industrializzazione senza scrupoli e dalla massificazione turistica a vantaggio di pochi”.