Europa Verde Rimini ha incontrato Andrea Zanzini, esperto di sviluppo locale e innovazione nelle aree interne, per riflettere insieme sulle recenti nomine nel Consiglio di Amministrazione del GAL Valmarecchia-Valconca (Gruppo di Azione Locale), l’organismo che gestisce fondi europei per il rilancio economico dei territori rurali. Zanzini, nominato su indicazione della Camera di Commercio, ha scelto di dimettersi dopo meno di 24 ore, in totale disaccordo con la direzione emersa durante la prima seduta del nuovo CDA. Un Consiglio composto principalmente da figure ancorate ad una visione di sviluppo incapace di ri-conoscere le valenze ambientali e sociali della Valmarecchia, a differenza di quanto avviene in centinaia di territori in Italia che, d’altro canto, sono capaci di rigenerare insieme, nuove economie e qualità della vita.
Il GAL Valmarecchia-Valconca lavora da oltre 10 anni per promuovere progetti di sviluppo legati alla parola chiave “paesaggio”. Tuttavia, le recenti nomine sembrano tradire questa vocazione. Emblematica, tra tutte, è la designazione a vicepresidente di Fattori, noto per le sue posizioni a favore dell’allevamento intensivo in Valmarecchia, in netto contrasto con l’idea di tutela ambientale che dovrebbe ispirare l’azione del GAL.
Zanzini ha preferito rinunciare al ruolo per coerenza etica e professionale, decidendo di proseguire il proprio impegno attraverso progetti già attivi, che stanno generando risultati concreti in tutto il Paese. In Valmarecchia, ad esempio, ha sostenuto la Comunità di San Leo verso la rinascita di un panificio a San Leo, salvandolo dalla chiusura e trasformandolo in un’attività moderna, sostenibile e capace di offrire lavoro a cinque giovani, senza turni notturni e riducendo l’impatto ambientale. Il pane viene distribuito in un raggio di 50 km, rafforzando così l’economia di prossimità e i legami con il territorio.
Questo modello – replicabile e già applicato anche altrove – dimostra come la sostenibilità ambientale e sociale possa essere la vera chiave per contrastare lo spopolamento delle aree interne, creando sviluppo, lavoro e nuove possibilità.
Alessia Lea Di Rago, componente dell’esecutivo regionale di Europa Verde Emilia-Romagna, afferma:
“Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero, le aree interne italiane ospitano oltre 13 milioni di persone, distribuite su più del 60% del territorio nazionale. Nonostante questo, il Decreto Ministeriale n. 276816 del 19 giugno 2025 sembra sancire un arretramento dello Stato, come se alcune aree fossero destinate a morire e vada solo preso atto del loro degrado. Ma la realtà va in direzione opposta. Nelle colline bolognesi, per esempio, si registra un +1,3% di ripopolamento. Sono segnali chiari: le persone vogliono tornare a vivere in luoghi più autentici, immersi nella natura. Ecco perché serve una visione coraggiosa e lungimirante. Le aree interne non vanno abbandonate: vanno curate, vissute, valorizzate.”
Europa Verde continuerà a monitorare l’operato del GAL Valmarecchia-Valconca e a sollecitare un impiego consapevole delle risorse pubbliche, affinché queste tornino davvero a servizio dei territori.