Per info e segnalazioni:
geronimo it benaglia-cy-bisogno-di-una-rinascita-studiamo-e-organizziamoci-A57874 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Opinioni 12:25 | 23/12/2024 - Rimini

Benaglia: "C'è bisogno di una rinascita, studiamo e organizziamoci"

"Caro Diario, parto dal museo E’Scaion per condividere con te una riflessione sul mondo che ci circonda. Il museo della marineria e della piccola pesca è stato fondato a Viserbella 25 anni fa da un gruppo di amici, militanti, animatori e iscritti a partiti di sinistra. Oggi si chiamerebbe esperienza dal basso, mentre secondo me era solo la semplice vitalità della vita popolare, dello stare in mezzo ai propri territori, che era frutto e allo stesso tempo merito di quella egemonia culturale che ha formato una buona parte della nostra società. Hanno fondato il museo prima di tutto per salvaguardare la nostra memoria e le nostre origini, per mettere sostanzialmente un punto nella storia collettiva del nostro passato e ricordarci che siamo tutti figli e nipoti di contadini e pescatori, anche se abbiamo costruito cabine sulla sabbia e palazzoni sui campi. 

Un tassello, quello della memoria, che in questa città abbiamo perso per strada in appena 25 anni di storia. Mese dopo mese, anno dopo anno sono stati cancellati quei simboli e quei luoghi che erano la nostra identità. Spariti i campi per fare posto ai palazzoni, sparite le batane e i mosconi ancorati vicino alla riva, cancellata la Corderia e il suo mulino per fare spazio ad un supermercato, il Borgo San Giuliano trasformato in un luna-park mangereccio, eliminata la distinzione e la dicitura di frazioni nel Parco del Mare per essere tutti riminesi, cancellata l’aggregazione giovanile sportiva e lasciato decadere impianti sportivi come quello di Viserbella o Torre Pedrera per incapacità di politiche giovanili reali, costruiti quartieri nuovi tutti uguali con supermercati ben paganti a finanziare l’impermeabilizzazione del terreno. È stata conservata solo una sbiadita cartolina fatta di discoteche, di vitelloni e turiste tedesche che venivano a fare l’amore nella capitale del turismo. Il tutto condito con un po' di Fellini, che comunque non guasta.

I prossimi passi saranno chiudere le piccole scuole elementari per accorpare tutto nella nuova e moderna scuola in mezzo al niente, per poter piantare altri edifici e nuovi appartamenti.

Così, dopo aver regalato le battaglie sulla sicurezza, aver rinunciato alla lotta di classe in favore di un più remunerativo imborghesimento, oggi cediamo anche la Memoria a questa destra che vuole ogni giorno impiantare una cultura che limita diritti acquisiti in anni di lotte dei nostri nonni e dei nostri genitori.

Le uniche battaglie che ormai vanno sui giornali sono quelle ridicole discussioni sulle scritte Xmas che devono essere rimosse o assurdi monologhi antifascisti fatti in consiglio comunale da consiglieri che non conoscono i loro territori e mancano di rispetto a tutti gli ideali che vorrebbero difendere. La classe dirigente del partito viene scelta in base alla servitù e non in base al merito, promuovendo persone che non conoscono i territori ma che hanno come unica abilità l’essere sempre in accordo con il capo di turno. La discussione all’interno del partito è stata eliminata e siamo ben oltre le correnti per entrare nel vero e proprio personalismo. L’utilizzo smodato di tecniche comunicative che celano la realtà dei problemi e la verità del mondo che ci circonda è solo l’ultima tecnica di una classe dirigente che ha perso la bussola umana e sociale, diventata un insieme di affaristi che si spartiscono potere e favori incuranti del bene comune. Le persone non votano più perché il disgusto è ormai endemico ma garantisce comunque una governabilità dei propri affari. Una situazione insostenibile e che ci sta facendo perdere il treno della storia e del futuro.

Caro Diario credo sia venuto il momento di interrompere tutto questo o almeno è necessario provarci, perché restare in silenzio vuole dire essere complici. Da quando abbiamo iniziato le nostre chiacchierate si sono avvicinati tanti nuovi compagni di avventura a testimoniare il bisogno di una rinascita.

Rimini Controluce è stato un momento inedito che ha interrotto la narrazione del “Va tutto Bene”. La prossima tappa del nostro cammino sarà l’incontro del 3 Gennaio al tendone di Viserbella, in cui ci confronteremo sui progetti e sul futuro di Rimini Nord. Perché è importante tornare a incontrarci, a parlare per confrontarsi e conoscere.

Agitiamoci.

Studiamo.

Organizziamoci.

Ah dimenticavo, buon Natale".

Stefano Benaglia

 

 

Cronaca