Opinioni 15:19 | 03/10/2025 - Rimini

Sciopero generale: le riflessioni del Partito Liberaldemocratico

"La domanda da porre ai manifestanti di queste ore è semplice: siete favorevoli o contrari al piano di pace proposto dal presidente Donald Trump, sostenuto dagli Stati arabi, dall’Autorità Nazionale Palestinese, da diversi Paesi europei e persino dal Papa?

Se la risposta è “sì”, la piazza avrebbe dovuto manifestare con forza per chiedere ad Hamas di accettare l’unico piano oggi sul tavolo per garantire un futuro all’area. Non è un piano perfetto, ma è l’unico realistico. Invece i cori scanditi nelle piazze erano “Free Free Palestine!” e “Palestina Libera”: slogan di facile presa emotiva, ma privi di significato concreto se poi non si sostiene l’unico tentativo reale di fermare la guerra e il massacro in corso a Gaza.

Se invece la risposta è “no”, allora il vero obiettivo di questa mobilitazione non è la sorte dei civili di Gaza, ma il tentativo di usare il conflitto come strumento per delegittimare il governo in carica. Quindi si spiega lo slogan “Blocchiamo tutto!” e le sue conseguenze. L’occupazione delle università, degli scali ferroviari, portuali e la guerriglia urbana che ieri sera si è vista a Bologna: lanci di pietre e oggetti, incendi e atti vandalici contro beni pubblici e privati. È dovuto intervenire il sindaco Lepore per denunciare quanto accaduto, lui che da tempo è schierato apertamente a sostegno della causa palestinese.

Il Partito Democratico che guida la regione e il comune scende in piazza al fianco dei manifestanti. Colpisce il cambiamento di un partito che un tempo era percepito come istituzionale, prudente, persino fin troppo moderato, e che oggi appare sempre più movimentista, inseguendo le battaglie di Potere al Popolo, del sindacato USB e dei centri sociali, abbandonando di fatto il resto del proprio elettorato.

Lo stesso partito che ha elevato Francesca Albanese a nuovo punto di riferimento politico, arrivando di recente a ospitarla in un incontro con la maggioranza di governo regionale. Proprio negli stessi giorni, Albanese — invitata a Reggio Emilia per ricevere il massimo riconoscimento civico, il Tricolore — ha deriso e fatto smorfie mentre parlava il sindaco della città, anch’egli esponente del PD, “colpevole” di avere chiesto la liberazione degli ostaggi. Nessuna solidarietà al sindaco da parte del suo partito.

Come Partito Liberaldemocratico riteniamo che la priorità debba essere fermare la guerra e riprendere il percorso che porta alla nascita di due popoli e due stati, senza i terroristi di Hamas, e che si riconoscano a vicenda. Gli slogan li lasciamo ad altri".

Giorgia Bellucci - Partito Liberaldemocratico di Rimini

Cronaca