“Da un lato i soliti spot e le parole al vento su progetti come la nuova Marecchiese in provincia di Rimini che costerebbe centinaia di milioni di euro o sul Pnrr - con l’incapacità di utilizzare 220 miliardi di euro e il ministro Raffaele Fitto che chiede l’ennesima proroga all’Europa - dall’altro l’oramai consueta scure sugli enti locali, con il taglio di fondi già assegnati per programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di Province e Città Metropolitane. Risorse importanti per la viabilità, i collegamenti, la messa in sicurezza e l’efficientamento di arterie in diverse zone fortemente provate e per cui in certi casi erano già pronti progetti e cantierizzazioni. Con una comunicazione del 16 maggio il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha annunciato un colpo di spugna da 1,7 miliardi di euro che dovevano servire per 1200 chilometri di strade in tutta Italia effettuato attraverso la Legge di Bilancio e il Milleproroghe. Invece di pensare al Ponte sullo Stretto, al terzo mandato dei suoi governatori e a opere che non stanno né in cielo né in terra, il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini inizi a dare risposte concrete: l’Upi, l’Unione delle Province Italiane, le sollecita invano da mesi”. Così il deputato del Partito Democratico Andrea Gnassi, focalizzando l’attenzione sulla Romagna che rappresenta in Parlamento.
“L’Emilia Romagna subisce un taglio di 38.500.089 di euro sui 55.000.127 di euro già assegnati per il biennio 2025-2026 (il 70%) e di 66.000.152 di euro sui 137.500.317 di euro assegnati per il triennio 2025-2028. Di questi, alla Provincia di Rimini ne vengono tolti 4.599.320 (2.682.936 fra questo e il prossimo anno), a quella di Forlì-Cesena 4 milioni sul 2025 e 2026 e 6.890.862 sul triennio 2025-2028 e a quella di Ravenna cifre praticamente analoghe: 4 milioni sul 2025 e 2026 e 6.891.969 sul triennio 2025-2028. Si va a colpire una rete stradale negli ultimi due anni pesantemente colpita da frane e alluvioni e si rischia di fatto di paralizzare l’attività delle Province esponendo le popolazioni a ulteriori problemi di sicurezza del territorio. Se si tagliano risorse già assegnate bloccando progetti e cantieri stradali in partenza, cosa verrà a raccontare Anas sull’iter della nuova Marecchiese il 30 maggio a Novafeltria? Sarà lennesimo festival di false promesse strumentali del governo Meloni?”.
Sulla questione Gnassi ha presentato la relatva intererogfazione al Goiverni centrale e al Ministero competente.