Cronaca 16:17 | 30/09/2020 - Bellaria Igea Marina

In tanti per l'addio a Manuel. Il vescovo: "Cristo è risorto per venirlo a prendere"

La piccola bara bianca sopra un piedistallo in mezzo al campo, accompagnata da una corona di fiori. Di fronte il gazebo per officiare le esequie, dietro tutta la famiglia: la mamma Stefania, il papà Massimo, la sorella e i due fratellini gemelli. Stadio Nanni, il suo stadio, strapieno sia in tribuna che sui laterali ma soprattutto sul prato artificiale. Così questo pomeriggio Bellaria Igea Marina ha reso omaggio e dato l’ultimo straziante saluto a Manuel Ceccarelli, il 13enne scomparso venerdì scorso in circostanze tragiche sulle quali si è soffermato anche il vescovo mons. Francesco Lambiasi che ha celebrato i funerali e nell’omelia ha detto poche ma toccanti paroli: “Tutti si chiedono dov’era Dio venerdì quando Manuel è morto. Domanda comprensibile, ma la risposta può essere una sola: è venuto a prenderlo, è risorto, gli ha dato la mano, ha stretto la sua e l’ha portato con sé”. Ed ancora: “E’ lo stesso Dio delle ragazzine abusate, degli omosessuali, dei deboli, è il Cristo che si è sacrificato per tutti noi sulla croce”.

Piangevano in tanti, qualcuno scuoteva la testa ancora incredulo ma la compostezza della gente è stata esemplare. Come la forza di una famiglia, devastata dal dolore e privata di un figlio, di un fratello, di un innocente. C’erano i ragazzini del calcio, con la maglia del Bellaria. C’erano i palloncini bianchi, c’era il sindaco Giorgetti con la fascia tricolore a dimostrare l’attaccamento ed il sostegno di tutta la comunità. Tantissimi per Manuel come se fosse stata una partita di calcio nel suo stadio, quello dove lui dribblava tutti e faceva gol, che lo vedeva giocare e sorridere, che lo regalava ad una vita serena che ora non c’è più. Piangiamo per lui, è impossibile accettare quello che è successo. L’unica consolazione è saperlo felice, tra gli angeli, al cospetto di Dio con il suo sorriso, la sua sincerità, il suo essere grande anche solo a 13 anni. Ci mancherai, campioncino. Anche il Vescovo ti ha chiamato così. Il campo non è più verde, ora è azzurro ma per te non cambia nulla: li scarterai tutti gli avversari celesti e segnerai ancora tante reti. Ne siamo sicuri.