Opinioni 14:21 | 30/07/2025 - Rimini

Benaglia: "Il calcio scatena gli anticorpi, la vita quotidiana no. Perché?"

"Caro Diario, mi ha colpito particolarmente la vicenda Rimini Calcio. Il solo pericolo che la squadra della nostra città potesse essere acquista da un’azienda accusata dai tifosi di avere una scarsa e dubbia solidità finanziaria ha subito scatenato l’ira delle folle, con comunicati stampa molto diretti da parte della tifoseria, con il sindaco costretto a rispondere a queste affermazioni e un’infinità di interventi sui social per difendere quello che è considerato un bene cittadino. Al bar non si parlava d’altro. Una reazione a tratti scomposta, ma di vero cuore.

Quello che non capisco è perché quando c’è di mezzo il calcio siamo capaci di attivare tutti i nostri anticorpi, mentre quando si tratta della nostra vita quotidiana stiamo alla finestra a guardare senza alzare un dito.

Quello che stava per succedere alla squadra capita quotidianamente a tantissime imprese della nostra città, che vengono avvicinate e comprate da gestioni poco chiare, con la differenza che nessuno batte ciglio.

L’hotel davanti a casa fa prezzi stracciati e riempie di comitive straniere organizzate basso spendenti?

Lo staff dell’hotel non parla una sola parola di italiano?

Chi ci va scappa a gambe levate e non tornerà più a Rimini?

Non pagano la Tari da due anni?

Millantano conoscenze importanti e vogliono diventare punto di riferimento per le questioni con la pubblica amministrazione?

Il negozio vende alcool ai minori fino a tarda notte?

Il Bar ha solo clientela molesta?

Il negozio non ha clienti giorno e notte ma paga regolarmente l’affitto da tre o quattro anni?

È venuto un signore a proporre soldi o protezione al tuo amico imprenditore?

Vabbè ma chi se ne frega, mi faccio gli affari miei, non denuncio, non costringo il sindaco ad intervenire sui giornali e a prendere una posizione chiara e netta.

Anzi, forse è meglio che si smetta di parlarne perché poi si rovina l’immagine della città.

Ah già, l’immagine della città!

L’unica cosa che conta ormai, anche se è poco chiaro quale sia questa immagine da salvare. Quella del turismo che non c’è più, quella che si contende il primato sulla criminalità, quella delle palazzine al posto delle casette, quella dei condomini al posto dei prati, quella dove il servizio pubblico fa schifo, dove alcuni amministratori minacciano i cittadini, dove il dissenso è escluso perché rovina la narrazione dominante? È questa l’immagine da salvare?

Insomma Caro Diario, parafrasando una nota pubblicità degli orologi, svendetevi tutto ma non il Rimini Calcio.

Ad fadiga"

Stefano Benaglia

Cronaca