"Oggi ricorre l’anniversario del tragico attacco terroristico perpetrato da Hamas contro civili israeliani e non, che provocò la morte di 1.200 persone innocenti e il rapimento di circa 250 individui, alcuni dei quali risultano ancora oggi ostaggio dei terroristi, vivi o deceduti.
Per ricordare le vittime e chiedere il rilascio degli ostaggi, un gruppo di cittadini riminesi – tra cui esponenti della società civile e rappresentanti di forze politiche – aveva programmato per oggi una breve e pacifica commemorazione presso l’Arena Francesca da Rimini, adiacente al Castello Malatestiano.
Un momento sobrio e privo di qualsiasi carattere di protesta o corteo: solo raccoglimento, memoria e rispetto per chi non c’è più.
La commemorazione non è stata autorizzata dalle forze dell’ordine perché non era possibile garantire la nostra sicurezza.
Una scelta che consideriamo grave e dolorosa, ancor più se pensiamo che nelle stesse ore, la città ospita un corteo dal titolo “L’empatica salverà il mondo” e le motivazioni: “Stop al genocidio a Gaza”, “Riconoscimento dello Stato di Palestina”, “Fine della complicità italiana nella vendita di armi”, “Diritti umani e diritto internazionale garantito”, senza alcun riferimento alla strage del 7 ottobre, alle 1.200 vite spezzate e ai 250 rapiti ma solo colori: nero, rosso, bianco e verde.
È paradossale e inaccettabile che, proprio nel giorno in cui si ricordano le vittime del più grave attacco terroristico contro ebrei dalla Shoah, non si riesca a garantire la sicurezza a una commemorazione silenziosa, mentre si è consentito un corteo.
Tutti i civili innocenti morti in questo conflitto – israeliani e palestinesi – hanno la stessa dignità e meritano di essere ricordati: non ci sono morti di serie A e morti di serie B.
Riteniamo che impedire iniziative pacifiche di memoria per le vittime di terrorismo e per la liberazione degli ostaggi rappresenti un vulnus inaccettabile ai principi democratici del nostro Paese. Il diritto di riunirsi pacificamente e di manifestare liberamente il proprio pensiero è garantito dagli articoli 17 e 21 della Costituzione italiana e non può essere sacrificato.
Chiediamo con forza che le istituzioni locali e nazionali si assumano la responsabilità di garantire il diritto alla memoria e alla sicurezza di tutti i cittadini, affinché il ricordo delle vittime innocenti non sia mai ostaggio di tensioni politiche".
Partito LiberalDemocratico Rimini