L'eco delle aule di tribunale sta portando una boccata d'ossigeno e un sostanziale risarcimento a centinaia di docenti precari in Romagna. Nelle province di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, la battaglia legale intrapresa dalla CISL Scuola Romagna ha raggiunto un traguardo eccezionale: l'accredito effettivo di oltre 200mila euro a più di cento insegnanti sulla piattaforma della Carta del Docente. Non si tratta più solo di sentenze, ma di somme reali spendibili immediatamente in formazione, libri e strumenti didattici, restituendo un diritto a lungo negato.
Il cuore del contenzioso risiede nella disparità di trattamento subita dal personale a tempo determinato, al quale per anni è stato negato l'accesso al bonus annuale di 500 euro, riservato ai soli docenti di ruolo. Una situazione che la magistratura continua a sanare grazie all'azione incisiva dei Legali Maltoni Lisa, Donini Alberto e Maria Grazia Guardigli.
"Queste vittorie non riguardano solo gli aspetti economici, ma la dignità professionale," afferma Alessio Gaudioso, Segretario Generale CISL Scuola Romagna. "È fondamentale che tutti i docenti abbiano accesso agli strumenti per l'aggiornamento, indipendentemente dalla tipologia contrattuale. Abbiamo lottato e continueremo a lottare perché la formazione del precario non valga meno di quella del docente di ruolo. Con i nostri Legali abbiamo ottenuto non solo il riconoscimento del diritto, ma anche chiare indicazioni al Ministero su come liquidare il dovuto, sbloccando finalmente gli arretrati."
Gaudioso ricorda l'importanza del lavoro sindacale che ha portato al riconoscimento ex lege del bonus, a partire da quest'anno, per i docenti con contratti al 30 giugno, 31 agosto e agli educatori. "Ma per recuperare gli anni pregressi, il ricorso resta l'unica strada percorribile. Nessuno deve rinunciare a ciò che gli spetta di diritto."
Per agevolare il processo, la CISL Scuola Romagna ha attivato una piattaforma web dedicata (Semplify AVAS has detected a possible fraud attempt from "_blank" claiming to behttps://cislscuolaromagna.altervista.org/) per l'avvio delle pratiche, garantendo il supporto degli operatori e l'assenza di costi.
Il Segretario Generale ribadisce la solidità dell'azione legale sindacale, estendendola ad altre importanti rivendicazioni:
"Il nostro impegno non si limita alla Carta del Docente, ma si estende a tutti i diritti negati - ribadisce Gaudioso -. Abbiamo attivato numerosi altri ricorsi, tutti meticolosamente testati e validati con azioni pilota proprio qui, nelle nostre province romagnole. Parliamo di ricorsi per i quali l'effettiva possibilità di riuscita è stata provata: i nostri iscritti possono stare tranquilli sulla solidità delle azioni che intraprendiamo. È il nostro modo di dare risposte concrete a chi lavora con passione."
Il fronte legale della CISL è attivo su più punti per garantire il pieno riconoscimento retributivo: si sta ottenendo l’Indennizzo per ferie non godute per tutti i docenti che hanno avuto almeno un contratto al 30 giugno. Questo si traduce in un risarcimento, senza vincoli di spesa, pari ad almeno una mensilità stipendiale (1.500 euro circa) per ogni anno di servizio prestato, sanando una storica perdita retributiva.
Inoltre, prosegue l'impegno per l'Indennizzo RPD e CIA a favore di Docenti, Educatori e personale ATA con supplenze brevi e saltuarie (e contratti COVID). "È una questione di equità retributiva: non è accettabile che le indennità accessorie vengano riconosciute in automatico solo ai contratti lunghi. Stiamo eliminando questa ingiustizia attraverso il ricorso,"spiega Gaudioso.
Infine, per i Docenti di Religione Cattolica con più di tre anni di servizio al 31 agosto, è attiva l'azione legale per ottenere un risarcimento danni che, a fronte della mancata stabilizzazione, può arrivare fino a 24 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, offrendo una tutela essenziale contro il precariato.
"La CISL Scuola Romagna è al fianco di ogni lavoratore della scuola, offrendo assistenza legale e consulenza specializzata - conclude Alessio Gaudioso - . Invitiamo tutti i docenti e il personale ATA a verificare la propria posizione. È il momento di trasformare la disparità subita in un diritto finalmente acquisito. Non aspettate, il diritto ha i suoi tempi ma anche le sue scadenze.".

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